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Angel Sanctuary

Creato il 25 gennaio 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Trama:
La storia si ambienta a Tokyo nell’anno 1999 ed il protagonista è Setsuna Mudou, un ragazzo di 16 anni tormentato dal dolce e tenero amore che prova verso la sorella minore Sara. Questo suo sentimento li porterà entrambi a sofferenze e contrasti, e anche quando scoprirà che sua sorella lo ricambia, i suoi problemi non finiranno.
Infatti viene a sapere che lui non è altri che Angel Sanctuaryla reincarnazione della grandiosa Alexiel, un angelo femminile. Da quel momento la sua vita cambierà e verrà travolta da una girandola di eventi, fra cui il risveglio del bellissimo Rosiel, lo spietato fratello di Alexiel, che desidera a sua volta riportare in vita la sua amata sorella (Setsuna infatti non possiede i ricordi di Alexiel all’ inizio della storia). Con l’avanzare dei volumetti si aggiungeranno numerosi personaggi sia amici (come la principessina Cry e suo cugino, il sexy-travestito Arakune) che nemici (come il tirannico e spietato Sevoftarta ed i sette demoni infernali) e la storia prenderà toni sempre più cupi mostrandoci una vera e propria lotta fra Angeli e Demoni.

Tematiche:
Angel Sanctuary, nonostante venga catalogato come shojo – ovvero un manga rivolto ad un pubblico femminile giovane – è una storia in cui non mancano copiosi spargimenti di sangue, lotte feroci, nudi e tematiche importanti trattate senza guanti di velluto.
Fulcro di molte vicende infatti è l’incesto: l’amore sia spirituale che fisico tra i fratelli sangue Setsuna e Sara, così come l’amore tra gli angeli fratelli Alexiel e Rosiel.
L’omosessualità viene adoperata in tutte le sue sfumature – dal soft shonen ai al più spinto yaoi – più o meno velato a seconda delle situazioni o dei personaggi.
Anche la morte, il sangue e le scene di violenza non sono certo risparmiate, dipingendo le battaglie in modo cruento, così come gli omicidi o gli attacchi.
E’ insomma un fumetto complesso, ricco di variegature di trama e personalità in cui si fondono romanticismo, drammaticità, guerra e amore, il tutto ampiamente caratterizzato dall’impronta gotica che Kaori Yuki riesce a dare ad ogni sua opera.

Note positive:
I bei ragazzi. Oh yeah.
Eh beh, da me non potevate non aspettarvi questo punto. Kaori Yuki ha un tratteggio molto pulito e sottile, una mano invidiabile in grado di disegnare con estremo realismo proporzioni e dettagli di ogni genere, ombre e riflessi, chiaroscuri e sfondi, così come i personaggi che sono dotati ognuno di una caratteristica peculiare, estremamente ben fatti.
Io sbavavo per Lucifero, per la cronaca.

Angel Sanctuary

La trama mischia elementi di religione cattolica pura a contaminazioni pagane, gli angeli visti sotto una luce completamente opposta, esseri maligni al servizio di un dio indolente e noncurante che mira alla distruzione, in Angel Sanctuary si assiste ad un’originale ribaltamento dei luoghi comuni che non dispiace affatto.
La storia ha pochi cliché, imprevedibile e molto movimentata, non ci sono tempi morti, e i dialoghi sono interessanti e coerenti con l’intreccio, a volte un po’ complessi visti i temi trattati, ma non si può pretendere che si parli unicamente di fiorellini e di quant’è bello il sole.

Note negative:
Come detto prima, la Yuki ha una mano davvero stupenda, e i suoi disegni sono meravigliosi. Se solo fossero costanti.
Purtroppo per la realizzazione di Angel Sanctuary l’autrice si è avvalsa dell’aiuto di assistenti che, per quanto brave, non in grado di imitare perfettamente il suo stile, e purtroppo tra un volume e l’altro si nota parecchio questa diversità. Se si legge il primo volume e poi l’ultimo questa differenza diventa palesemente abissale.
Il meglio – a parer mio – lo si ha nei volumi antecedenti alla fine, dove il realismo delle scene giunge al suo massimo apice.
Altro fattore che non mi piace granché (ma questa è da annoverare all’edizione italiana) è che la lettura è ribaltata. Ovvero: in Giappone si legge da destra a sinistra, mentre la versione italica è stata capovolta letteralmente per permettere una lettura occidentale. Peccato solo che le immagini siano viste come allo specchio, dettaglio irrilevante se non quando appaiono tatuaggi con scritte, che quindi sono al contrario.
Una facezia di poco conto, ma è pur sempre un neo.

Le edizioni:

Angel Sanctuary

Angel Sanctuary – titolo originale Tenshi Kinryoku – in Giappone viene pubblicato a partire dal 1995 dalla Hakusensha su Hana to Yume (famosa rivista shojo bimensile) e vede la sua fine nel 2001.
In Italia è pubblicato dalla Planet Manga a partire dal 2001, comprensiva di 26 volumi, e poi in edizione GOLD e in GOLD DELUXE.

L’OAV anime:
Dal manga sono stati tratti soltanto tre episodi animati di 25 minuti ciascuno, che in Italia sono stati pubblicati in un DVD da Dynamic Italia col titolo Angel Sanctuary – Riserva di caccia agli angeli.
Così come i film tratti dai libri, anche gli anime tratti dai manga possono rivelarsi fallimentari, e ritengo che questo sia uno dei casi più eclatanti. L’animazione stessa è piuttosto malfatta. Non vale la pena nemmeno guardarli di striscio.

L’autrice:
Kaori Yuki è divenuta col tempo una delle mangaka più famose in tutto il mondo, il suo tratto è inconfondibile così come le atmosfere decadenti e la tragicità delle sue trame.
Altre sue opere sono God Child, Fairy Cube e la collana Kaori Yuki presenta, che raccoglie le storie autoconclusive oppure mini-saghe. Un’opera omnia, in sostanza.
La Yuki ha anche partecipato alla realizzazione del manga Meine Liebe tratto da un videogioco nipponico, al fianco della disegnatrice Rei Izawa, da cui poi sono state tratte anche due serie di anime.

Angel Sanctuary

In conclusione, Angel Sanctuary è un fumetto degno di essere letto. E’ complesso e intricato ma proprio per questo molto interessante, le atmosfere dark sono dipinte con estrema minuzia, c’è ironia, fantasy, dramma, tragedia fino a sfiorare l’horror, è un manga a 360° che coinvolge fino a far leggere tutti i volumi senza mai staccare gli occhi.
Amore e sofferenza, demoni e bei ragazzi, nemici e trovate d’ogni genere, lascia col fiato sospeso e ammalia, fino a strappare qualche lacrima alla fine di tutto.
Consigliato caldamente, ma solo se non avete paura di qualcosa d’impegnativo.


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