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ANGELE E TONY, regia di Alix Delaporte

Creato il 15 luglio 2011 da Nontiamerocosipersempre
Con Clotilde HesmeGrégory GadeboisEvelyne DidiJérôme HuguetAntoine Couleau. Drammatico, Francia 2010ANGELE E TONY, regia di Alix Delaporte

Locandina tratta da MyMovies


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Lei, un personaggio dolcissimo - lo si capisce poco per volta - ha una sola motivazione nella sua vita ormai distrutta: l’amore per suo figlio. A tutti costi deve farselo riaffidare dai servizi sociali che glielo hanno tolto e per questo ha la necessità di sposare qualcuno, non ha importanza chi sarà quello che risponderà al suo annuncio matrimoniale. Lui invece, un semplice pescatore, vuole una moglie perché a una certa età si usa così, una persona con la quale condividere la vita.
Non sono molti i film che raccontano una storia d’amore fuori dagli schemi dell’amore romantico; questo è uno dei pochi, utile per sviluppare una controcultura dell’amore. Non è, infatti, la storia di una grande passione, ma di un incontro che nasce dall’esigenza di una reciproca necessità di avere una persona da sposare. Tolte tutte le sovrastrutture dell’amore romantico e della passione carnale, rimane solo l’incontro profondo tra due anime semplici e disperate. Lei è abituata a rapportarsi con gli uomini solo con il sesso, è solo quello che loro in genere vogliono da lei. Appena uscita dal carcere per un delitto, probabilmente non commesso, cui il film appena accenna, “compra” persino un giocattolo per il compleanno di suo figlio concedendosi a un venditore ambulante. E’ una persona distrutta, non ha più dignità, vive solo per riavere suo figlio; con un Ego a pezzi non ci sono le basi per una grande passione, che invece dell’Ego si alimenta. Lui è un uomo semplice, ma un uomo vero, un uomo temprato dalla dura vita in mare. Per lui il sesso viene dopo, prima viene l’intesa, che sa essere indispensabile per condividere una vita insieme. (Lei si offre pensando che anche lui voglia solo il sesso da lei e lui le dice: "mi hai preso per un coglione ?")
Le passioni sono frutto dell’Ego e pertanto caduche, mentre l’amore vero è oltre, molto oltre le emozioni, esso è equilibrio, profondità, accettazione senza condizioni, è duraturo ed è il risultato di uno spessore interiore e di una maturità personali acquisiti non senza prezzo, come nel caso dei due personaggi del film. Un film che fa pensare quindi a come i matrimoni combinati di una volta o forse anche quelli odierni combinati da agenzie matrimoniali, quando basati sul rispetto e sulla reciproca accettazione possano essere forse più duraturi di quelli che scaturiscono dalle illusioni dell’amore romantico, dalle errate aspettative che impediscono, di fatto, quasi sempre di vedersi e di accettarsi per quello che si è.
Uno splendido esempio di "amore senza essere innamorati" (R. Barthes "Frammenti di un discorso amoroso")
vedi nel libro “NON TI AMERO', COSI', PER SEMPRE” Parte prima, Cap. 1. Coppie scoppiate, pag 15 e Parte seconda, Cap. 7  Le nuove coppie insieme liberi, pag. 142 
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