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Angelo Gipponi, presidente della Fondazione Casa di Dio e direttore di Cremona Solidale

Creato il 19 settembre 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Angelo Gipponi ha ricoperto per anni due cariche: presidente della Fondazione Casa di Dio, che a Brescia gestisce diverse case di riposo e un notevole patrimonio, e a Cremona direttore generale di Cremona Solidale. Grazie al contratto che gli è stato proposto cinque anni fa dal centrodestra cremonese, era il 10 aprile 2010, ha potuto lavorare anche come consulente di vari istituti, in Italia, senza chiedere l'autorizzazione del consiglio d'amministrazione. Tutte le forze politiche hanno manifestato stima, in commissione Vigilanza, per Angelo Gipponi, come professionista ed esperto del settore sociosanitario. Dopo le elezioni della primavera 2014, il centrosinistra ha deciso di valutare se anche altri stimati professioni, non solo Gipponi, potessero svolgere il ruolo di direttore, ma a tempo pieno, come Emilio Tanzi, scelto dal nuovo cda tramite selezione pubblica su 29 candidati, giovane e dotato di un curriculum rilevante, vista l'attività accademica. Le domande a Cremona Solidale sono arrivate anche da altre Regioni, benché l'avviso di selezione pubblica non sia stato molto pubblicizzato. E' stato pubblicato sul giornale La Provincia, anche perché il Corriere della Sera, da quanto si sa, ha chiesto 1.200 euro e il cda ha preferito non sostenere quella spesa.

Anni complicati attendono Cremona Solidale, anche in seguito alla nuova riforma sanitaria lombarda, e il cda preferisce affrontare sfide difficili con un direttore più vincolato alla struttura. Durante la gestione del cda precedente, presidente Fabrizio Ruggeri, le proteste dei sindacati sono state elevate e rivolte all'organizzazione del lavoro: non sono stati anni del tutto tranquilli.

L'attuale cda è stato nominato dall'amministrazione Galimberti il 19 dicembre 2014 e nella prima riunione aveva all'ordine del giorno la nomina del nuovo direttore generale. Gipponi era stato prorogato infatti sino a dicembre. Non è andata come nel caso della Rai. Il cda non aveva un nominativo già pronto, e anzi ha manifestato orientamenti diversi. In consiglio Ilaria Giordano, in particolare, era favorevole al rinnovo del contratto del direttore Angelo Gipponi, altri invece preferivano considerare altri possibili direttori.

Nella seconda riunione, il 23 dicembre, il cda proroga il direttore fino al 30 giugno 2015. I nuovi amministratori non conoscevano personalmente Angelo Gipponi e non potevano far altro, per valutarlo rispetto ai propri orientamenti, che vederlo all'opera. Il cda ha maturato una decisione chiara soltanto a giugno e ha indetto una selezione pubblica. Grandi proteste si sono levate dal centrodestra, che ha sollevato dubbi sul modo in cui è stata condotta la selezione pubblica, con esclusione dello stesso Gipponi dai colloqui, e sul bando, che è stato modificato. Si attende in proposito il ricorso al Tar dello stesso Gipponi. Nella prima versione il bando prevedeva, nel curriculum dei candidati, la laurea in Giurisprudenza, come quella del direttore in carica; successivamente sono stati previsti altri tipi di laurea, anche in Economia e commercio, per ampliare la partecipazione.
Giancarlo Schifano, in commissione Vigilanza, da parte della maggioranza ha chiesto al segretario generale del Comune Pasquale Criscuolo se la selezione pubblica era illegittima, e Criscuolo ha risposto che il bando era "perfettibile" ma l'esito e i criteri della scelta sono stati legittimi.


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