Magazine Viaggi

Animali: divertimento o sfruttamento?

Creato il 22 giugno 2015 da Giorgiagarino
Safari in Kenya

Gli animali devono vivere così: liberi nel loro habitat, come in Kenya

Voglio parlare di questo argomento perchè ultimamente ho letto diverse discussioni su internet riguardanti la chiusura del Tiger Temple in Thailandia, luogo gettonato dai turisti per la possibilità di fare una foto abbracciati alle tigri, gestito da monaci buddisti. Ho letto pareri veramente all’opposto: chi che sosteneva che gli animali fossero trattati in modo brutale, solo per scopo di lucro e divertimento, nascondendo traffici illeciti di fauna selvatica, e chi sosteneva che i monaci si prendevano cura delle tigri salvate dai bracconieri, che non sarebbero sopravvissute in natura, coccolandole e salvaguardandole. Io non sono un’esperta e non sono qui per giudicare, ma se hanno chiuso un luogo che fruttava molti soldi comunque qualcosa vorrà dire e anche il fatto che queste povere tigri avessero dei collari al collo, non mi fa pensare positivamente. Detto questo, quando sono andata in Thailandia, non ci ho messo piede e parliamo di molti anni fa…

Cuba

Iguane a Cuba

Lasciando da parte i casi di sfruttamento degli animali (ce ne sono troppi e non solo di animali), e anche i più noti circhi o zoo dove si portano anche i bambini in gita scolastica (a cui sono stata anche io in passato, dal Safari Park di Pombia, alle Cornelle fino al più recente Zoom vicino Torino) ci sono altri casi in cui gli animali vengono usati per scopo turistico e di divertimento.

Seychelles

Un colpo di fortuna alle Seychelles: una tartaruga incuriosita è venuta a salutarci!

Voglio parlare di questi, perchè tutti possiamo prendere coscienza di cosa succeda e poi nella piena consapevolezza e libertà (non è nel mio carattere fare la morale su come s debba vivere o pensare) agire come meglio crediamo. Anche io in passato ci sono “cascata”, l’importante è informarsi, non ignorare e valutare bene quanto ci interessi accarezzare un animale se sappiamo che non gli faremo del bene. Proprio perchè intenerita dai cuccioli, attratta dalle specie più esotiche, incuriosita dalle più mastodontiche, mi sono spesso avvicinata agli animali in molti viaggi, per poi vedere con i miei occhi come venivano trattati e una volta a casa informarmi realmente di cosa accada dietro determinati specchietti per allodole (cioè turisti).

Bora Bora

Lasciamo che le razze si avvicino a noi, se ne hanno voglia, a Bora Bora

Parlo della foto con il serpente intorno al collo, il giro in elefante o cammello, il trasporto sull’ asinello nelle isole greche, le carezze alle tenere tartarugone, il bagno con i delfini e tanti altri esempi che non mi vengono in mente (si può continuare a oltranza). Agli inizi attratta ingenuamente proprio dal mio amore verso gli animali, quando ero molto giovane e nei miei primi viaggi, mi sembrava un privilegio poter toccare un animale raro o addirittura immancabile un giro a dorso di uno di essi per considerare completo il mio viaggio. Non sapevo ancora che spesso gli animali vengono picchiati, drogati, tenuti in condizioni estreme di prigionia per accontentare noi turisti, sotto il sole, in spazi ristretti o con poca acqua e cibo. Effettivamente se ci pensiamo un po’ su, non è normale che un serpente stia tranquillo tutto il giorno passando dal collo di una persona all’altro o una tigre maestosa se ne stia sdraiata con una catena al collo per fare mille foto…

Isole Cook

In mezzo ai pesciolini ad Aitutaki nel Pacifico

Mi sembra sminuire la regalità e la dignità di questi stupendi animali. All’epoca però, in buona fede, mi sentivo una privilegiata a poter accarezzare animali mai visti in libertà, perchè per me si trattava comunque pur sempre di libertà non sapendo cosa ci fosse dietro, pensando che era sempre meglio che essere trasferiti in uno zoo prigionieri dall’altra parte del mondo… e certe cose le ho fatte anche io. Anche nei tempi passati le persone sono sempre andate nella giungla a dorso di elefante per esempio e gli asini abituati a portare grossi pesi; però quando sono andata a Rodi e sono salita fino alla cima dell’Acropoli, a dorso di asinello evitandomi la scarpinata sotto il sole cocente, ho incominciato a riflettere… sono animali, sono abituati, se non ci salgo io tanto ci saliranno mille altri e non finirà mai…ma cosa vuol dire? E’ a me che non va di farlo! Che triste vedere tutti quegli asinelli ammassati…

Rapa Nui

Cavalli e cani in libertà per le strade dell‘Isola di Pasqua

Gli studiosi sostengono che noi esseri umani tendiamo ad antropomorfizzare gli animali, assegnando loro le emozioni e i sentimenti nostri, pensando che provino quel che proviamo noi…loro non provano certo umiliazione, vergogna, tristezza come la intendiamo noi, ma anche loro soffrono in certe condizioni e noi proprio perchè dotati di raziocinio, dovremmo difenderli e tutelarli doppiamente, come si fa con un bambino! Noi esseri umani possiamo trasmettere diverse malattie o allergie a cui gli animali non sono abituati e non sono pronti a difendersi.

Bali

Meglio dar loro solo da mangiare…

Un’altra cosa che ho notato viaggiando in diverse parti del mondo, è che sono gli stessi abitanti di un luogo a considerare il tutto normale, al di là che ci vogliono guadagnare, ma in molti paesi dove non esiste il rispetto per la donna o per il prossimo, cosa volete che conti un rinoceronte, un cane o un gatto? Per queste persone sono assurdi i nostri discorsi: in Sudamerica la nostra guida ci spiegava che ritengono quasi offensivo essere vegetariani, perchè da loro la carne è preziosa e un alimento abituale! Solo alle isole Galapagos ho visto una reale tutela del regno animale e vegetale, dove noi umani eravamo ospiti e venivamo dopo la natura…che bella sensazione…giusta… Invece a Bali per esempio, la guida insisteva affinchè facessi una foto sul dorso di una tartaruga! Loro si siedono sempre, ci crescono i figli, il carapace è talmente forte e resistente che la tartaruga non sente nulla…non l’ho fatta, mi sembrava di denigrare l’animale, e poi che senso ha una foto così?

Galapagos

La natura e il rispetto che le dobbiamo portare: alle Galapagos si deve stare a distanza dagli animali… qui comandano loro!

Con questo articolo non sono qui a dirvi cosa dovete fare o non fare, ma solo perchè come ho premesso, per me la libertà di decidere prima ancora delle imposizioni o delle critiche. Ci sono già altre persone o associazioni che vi si ritorcerebbero contro senza tanti complimenti… Io ho nuotato con i delfini a Cuba ed è stata un’esperienza stupenda, ma mai come quando li ho incontrati liberi alle Seychelles, come le tartarughe marine, e ho lasciato loro decidere se avvicinarsi o meno… Io ho scelto cosa fare da oggi in avanti.

Seychelles

Bellissimi incontri alle isole Seychelles



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine