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Anna, identità creatrici e scarabocchi

Creato il 25 maggio 2015 da Studioartesia

Giovedì 28 maggio 2015 ore 18  a c/o Loop House in via Angelo Russo 29 (adiacente Piazza Garibaldi)  San Cesario di Lecce, ANNA, IDENTITÀ CREATRICI E SCARABOCCHI anna incontra Nicola Valentino.

Il collettivo anna, in residenza ad Ammirato Culture House di Lecce, inizia la serie di incontri pubblici che continueranno durante il mese di giugno.

In questo primo incontro con Nicola Valentino si parlerà di anna, di identità creatrici e di scarabocchi.

Anna-identità-creatrici-e-scarabocchi
La cooperativa Sensibili alle Foglie, di cui Nicola fa parte, ha costituito fin dalle sue origini uno specifico ambito di ricerca denominato Archivio di scritture, scrizioni e arte irritata che si adopera per la raccolta e la valorizzazione sociale e culturale di quei linguaggi espressivi che vengono autonomamente prodotti da persone costrette a segnare il passo o perché si trovano in un contesto istituzionale mortificante e afflittivo (il carcere, una istituzione psichiatrica, una casa di cura per anziani, un’aula scolastica, un ufficio, un’azienda, il proprio ambito familiare, la strada).

Durante l’incontro esploreremo anche il linguaggio minore degli scarabocchi, segno di contestazione per eccellenza, una scrittura che viene considerata uno scarto ma che quotidianamente emerge e esprime, con un sistema di segni ignoto, una narrazione che ci riguarda ma della quale non ci curiamo.

Per maggiori informazioni potete scrivere ad [email protected]

CHI E’ NICOLA VALENTINO, sognatore instancabile, ha scontato la pena dell’ergastolo per fatti legati alla lotta armata degli anni 70. Ha pubblicato nel 1990 insieme a Renato Curcio e Stefano Petrelli, Nel Bosco di Bistorco, una riflessione a più voci sulle forme della reclusione e sui modi di sopravvivervi. E’ tra i fondatori della cooperativa e casa editrice Sensibili alle Foglie con cui ha pubblicato diverse ricerche e restituzioni di “cantieri”, in cui analizza le istituzioni, e i dispositivi che le animano, attraverso un nuovo metodo da loro creato, la Socioanalisi narrativa. E’ anche pittore, animatore di un movimento per la liberazione dalla pena dell’ergastolo e, quotidianamente pratica il Tai-chi.

A seguire il testo che presenta la ricerca che il collettivo anna porterà avanti sino al 30 giugno presso l’Ammirato Culture House.

anna
anna non e’ un gruppo,
è una costellazione immaginaria,
un passo di danza e un anagramma,
un borborigmo
una poesia di kurt schwitters,
anna e alberto grifi,
anna, palindromo e gatta.
e’ il nome di mia mamma ed una festa,

o1. Beau ciel, vrai ciel, regarde-moi qui change!
Guardami, cielo bello, cielo vero, come cambio! 

Esiste una curva, una traiettoria stellare immensa e invisibile di cui le nostre strade e mete possono costituire piccoli tratti. Immersi in questi proviamo a muoverci, restiamo in agguato, in attesa di una metamorfosi, Divenir-qualcos-altro. Entrare in relazione ad immaginari che riproducono zone di autonomia monca,di istinti, di pratiche e amicizie atmosferiche. Immaginario come movimento reale, ritmo di corpi, identità creatrici e pensiero circolare.

Desideriamo osservare e realizzare narrazioni nella città che aprano identità,  giornali di idee e di grano, archivi immaginari, l’esperienza della durata e dell’alfabeto con una lamentatrice, immagini di pidocchi, archivi di film sommersi, l’approccio ad una teoria del cielo, e la festa, traccia di una rotta navigabile, ri-zona, pensare l’innesto ed usarne le parole, questo ci spinge alla necessità di condividere quest’esperienza.

Una ricerca, un naufragio, un montaggio di studi ed esperienze personali, un tentativo di riproduzione di un’idea, l’incontro con parole e corpi, strumenti di lotta.


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