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Anno nuovo. Vita nuova?

Creato il 07 gennaio 2015 da Luciusday
Vecchi e nuovi frequentatori del blog, buon anno a voi, seppur con un gran ritardo!
Vediamo un po' di riprendere il filo del discorso: spero abbiate trascorso in maniera piacevole la pausa natalizia con i parenti e la serata di capodanno assieme ai vostri amici. Ecco cosa è successo da quando ci siamo lasciati.
"E' già una parte considerevole"
Queste più o meno le parole dell'assistente, quando le ho consegnato una parte del primo capitolo della tesi che, seppur concepito in maniera sintetica, si sta rivelando più lungo e complesso del previsto. Entro le vacanze dovevo completare il capitolo e iniziarne un altro, credo sia superfluo raccontarvi che non ho fatto nessuna delle due cose: di questo passo altro che laurea ad aprile! *piange*
The show is: on
Sono stato, assieme ad alcuni amici, a vedere uno spettacolo di danza contemporanea e di flamenco di B: era la prima volta che assistevo a una cosa del genere, sono stato molto colpito dal modo estremamente differente di concepire la danza in questi due stili. In particolare, nel contemporaneo ho come l'impressione di aver ancora molto da imparare (se mai sarò capace di comprenderne il senso, ovviamente!). Allo stesso tempo, io e la mia compagnia teatrale/parrocchiale abbiamo messo in scena un adattamento natalizio di "Forza Venite Gente", il musical ideato da Paulicelli che ha come soggetto principale la vita di San Francesco d'Assisi, che avevamo già rappresentato a giugno. Questa volta ho potuto invitare un paio di persone e sono riuscito - cosa per me non di scarsa importanza - a mostrare a chi mi conosce sotto certi aspetti anche altri "lati" del mio carattere e di come occupo il mio tempo durante la settimana. Ok, fine dell'introspezione psicologica.
Inaugurazioni e sdoganamenti
La Vigilia di Natale l'ho trascorsa con i parenti di mamma, nella nuova casa dove ha traslocato mio zio con la sua seconda moglie. Incredibilmente si moriva di caldo durante tutto il tempo, e nonostante questo e le manovre per "trasportare" e collocare mia zia di 80 anni, che ormai quasi non cammina più, in diversi posti a seconda dei diversi contesti, ho trascorso una bella serata: mia cugina mi ha raccontato un po' del suo Erasmus in Francia, a Tolone, e nel mentre non ho potuto fare a meno di rivivere i momenti epici trascorsi durante la mia trasferta in Germania, a Mainz e a Francoforte sul Meno. Sarei voluto andarla a trovare, ma purtroppo lei scende già a fine gennaio: non mi aspettavo che il suo periodo di soggiorno di studio all'estero terminasse così presto, forse anche per il fatto che nella facoltà del mio Ateneo l'Erasmus dura almeno 9 mesi. Sdoganamenti, dunque, intesi come inaugurazione di case;  case non solo nuove, case vecchie, ma mai vissute. In questo senso, quest'anno mi sono ritrovato io steso ad organizzare per la prima volta un capodanno, nella casa dei miei parenti in Toscana, che, dopo anni di verniciature, sistemazioni e ristrutturazioni varie (peraltro ancora non ultimate), è divenuta abbastanza vivibile ed accogliente e, avendo prestato Madre il consenso, e incoraggiato da B. e dai miei amici più stretti, è stata scelta, quasi all'ultimo, come meta capodannesca. Non mi dilungo su quanto abbiamo mangiato, bevuto e - soprattutto - dormito, credo comunque che sia un'esperienza da ripetere in futuro, magari col venire del bel tempo, visto che, per la prima volta in 24 anni che mi reco ad Arezzo, ho visto la neve posarsi su quei tetti.
Incontri quasi al buio
Incontri una persona in un pub crawl (=giro di pub) a Budapest quasi due anni fa, vi aggiungete su Facebook, vi parlate saltuariamente (i numeri di messaggi si contano sulle punte delle dita), poi lei per le vacanze natalizie viene a Roma e ti chiede di andare a prendere qualcosa da bere: vi è mai capitato? Nello specifico, durante l'Interrail che ho fatto nel 2013, ho conosciuto una ragazza che parlava tedesco, e la stessa mi ha contattato domenica scorsa per uscire per un caffè e quattro chiacchiere. Non che ricordassi molto di lei, se non che parlava tedesco (e questo già era sufficiente a smuovermi dal tepore casalingo, ma era tedesca? austriaca? poi ho scoperto, ovviamente dopo una gaffe, che era tedesca, seppur del confine a sud), ma è stato carino ricordare quella serata, nonché buffo accorgersi di come amicizie nate e destinate - sembrerebbe - a durare una serata si sappiano protrarre oltre ogni previsione. Dopo una breve passeggiata e un cocktail, la piacevole serata si è conclusa abbastanza presto, quindi ho pensato bene di andare a casa di una mia amica e portarle sfiga mentre giocava a poker.
Detto ciò, e riscaldate le dita per l'imminente (ma non troppo) continuazione della tesi, vi saluto con un caloroso
pulchra vobis

LuciusDay

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