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Anteprima: “Il Dio della colpa” di Michael Connelly

Creato il 26 novembre 2015 da Spaginando @Spaginando
E’ curioso che dopo tanti anni e tanti libri dedicati a Harry Bosch - detective senza macchia, convinto che il suo lavoro sia prima di tutto una missione - Michael Connelly abbia saltato la barricata e abbia scelto come protagonista un avvocato. Soprattutto un penalista, che per mestiere difende chiunque, anche i criminali più incalliti, quelli che Bosch fa di tutto per incastrare. Eppure i lettori l’hanno premiato; da quando Mickey Haller è comparso per la prima volta in Avvocato di difesa, la serie è balzata in testa alle classifiche e continua a riscuotere ovunque un successo costante.
Stravagante, originale, abile stratega, sono molti gli aggettivi che si potrebbero usare per descrivere Mickey Haller, e forse ai suoi fan, che sono tanti, potrebbero venirne in mente altri.Personalmente su questi non ho dubbi. Che cosa c’è di più stravagante di un avvocato che non ama gli spazi chiusi, diffida di un ufficio ‘normale’ e decide di utilizzare come suo studio il sedile posteriore di una Lincoln? Peraltro senza negarsi niente di quello che può renderlo funzionale: fotocopiatrice, moduli di vario tipo, schedari per rintracciare i documenti di cui ha bisogno. E un autista che lo sollevi dalla scomoda incombenza di guidare, permettendogli di dedicarsi unicamente al caso di cui si sta occupando, oltre a qualche occhiata fuori dal finestrino quando proprio non ne può più. Eh sì, Mickey Haller è decisamente un tipo fuori dal comune.
Ma se andiamo al di là delle stravaganze più vistose e vogliamo capire chi sia davvero il nostro ‘avvocato di difesa’, allora Il Dio della colpa, il quarto romanzo pubblicato in Italia di cui è protagonista, è forse quello in cui emerge maggiormente una sua parte privata, sofferente. Quello in cui, più che in altri, fa i conti con un ventaglio di sentimenti che forse non interferiscono con la sua vita professionale, ma che incidono sul suo vissuto più profondo. 
Uno di questi sentimenti è sicuramente il senso di colpa. Mickey Haller si sente in colpa per molte ragioni, ma soprattutto perché un uomo che ha difeso, evitandogli la galera, ha travolto e ucciso un’amica di sua figlia e sua madre. Per questo sua figlia non gli parla più. E per questo ne Il Dio della colpa Mickey non si limita a difendere un uomo e a dimostrarne l’innocenza, ma è la sua stessa innocenza che vuole dimostrare, è la sua stessa redenzione che cerca.
Ma la sua grande abilità sul piano professionale, la sua capacità di elaborare strategie spesso vincenti, non va di pari passo con la vita privata, dove i rapporti sono spesso difficili e le sue mosse per semplificarli non vanno spesso a buon fine. Tanto che alla fine l’impressione che resta è che la sua vera famiglia sia quella con cui divide le sue giornate, quella che si batte con lui per vincere i processi, gli amici della Mickey Haller e Soci: Lorna, segretaria e ex moglie, Cisco, il detective dal nome impronunciabile, e Bullocks, l’avvocatessa giovane e appassionata. Al suo fianco, sempre.Mariagiulia Castagnone
Anteprima: “Il Dio della colpa” di Michael ConnellyTitolo: Il Dio della colpa
Autore: Michael Connelly
Editore: Piemme
Collana: Narrativa
Pagine: 420
Prezzo: € 19,90
Ebook: € 9,99
Data di pubblicazione: 01 dicembre 2015

Mickey Haller è un uomo complicato, con una vita complicata. Deve fare i conti con un passato di eccessi, con una figlia che non vuole più saperne di lui e, più prosaicamente, con le necessità quotidiane, tra cui quella di guadagnare quel tanto che basta a mandare avanti il suo studio. È per questo che, quando riceve un messaggio sul cellulare mentre è in un’aula di tribunale, impegnato a difendere il suo cliente dall’accusa di aggressione, la sua attenzione viene immediatamente catturata. A mandarglielo è Lorna, la sua segretaria, e il testo è questo: «Chiamami subito. Si tratta di un 187». Il numero, che in California corrisponde al codice dell’omicidio, cattura immediatamente la sua attenzione. Occuparsi della difesa in un caso di omicidio significa guadagnare un bel mucchio di soldi e l’eventualità non lo lascia certo indifferente. Quando poi scopre che la vittima, una prostituta che pensava di aver rimesso sulla retta via, era già stata sua cliente, non ha più dubbi sull’opportunità di accettare l’incarico. A muoverlo però non è solo il bisogno di guadagnare, ma i fantasmi di un passato che gli si rivela diverso da come l’aveva vissuto e una sete di giustizia che nasconde un forte desiderio di redenzione personale.Ed è proprio il personaggio di Haller, l’avvocato fuori dagli schemi che prepara i processi dal sedile posteriore della sua Lincoln, un uomo pieno di difetti, ma forse proprio per questo decisamente autentico, a rendere così speciali i romanzi di cui è protagonista. Ancora una volta Michael Connelly riesce a creare un universo che supera i confini della narrativa di genere per avvicinarsi alla vera letteratura.
Una delle più grandi star del thriller americano, Michael Connelly raggiunge sempre il primo posto nelle classifiche con ogni suo nuovo romanzo. L’Italia lo ha accolto con grande entusiasmo fin dal primo romanzo pubblicato, Debito di sangue, da cui è stato tratto un film diretto e interpretato da Clint Eastwood. In seguito ha fatto la sua comparsa il detective Harry Bosch, indimenticabile protagonista di moltissimi suoi thriller, tra cui Il ragno, vincitore nel 2000 del Premio Bancarella. Con Il poeta, uno dei suoi libri più amati, crea il personaggio di Jack McEvoy, il reporter di nera che ritroviamo ne L’uomo di paglia. In anni più recenti Connelly ha ideato un nuovo, riuscitissimo protagonista, l’avvocato Mickey Haller, che svolge la sua attività nel sedile posteriore di una Lincoln, oltre che in tribunale, e che, nella riduzione cinematografica di The Lincoln Lawyer, ha il volto noto di Matthew McConaughey. Tra le presenze eccellenti di due edizioni del Festivaletteratura di Mantova, è stato anche ospite d’onore al Noir in Festival di Courmayeur, dove ha ricevuto il Raymond Chandler Award. Nel 2012 è tornato in Italia per partecipare al Festival internazionale delle Letterature, a Roma. Il Dio della colpa è il quinto thriller di cui è protagonista Mickey Haller.

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