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Antibiotici

Creato il 07 luglio 2012 da Stiben @StibensBlog

AntibioticiL’Unione europea dichiara guerra agli antibiotici, colpevoli direttamente o indirettamente di circa 25 mila decessi in Europa. Bruxelles ha lanciato un piano quinquennale che prevede dodici azioni specifiche per contribuire a modificare la cultura del ricorso agli antibiotici che resiste presso medici, pazienti e negli ospedali, soprattutto nei Paesi del Sud dell’Europa, in particolare Grecia, Spagna e Italia.

Il commissario europeo alla salute Jhon Dalli – insieme alla collega per la ricerca e l’innovazione Maire Geoghegan Quinn – ha lanciato un appello affinché si metta fine a quello che é considerato un vero e proprio “abuso” di antibiotici da parte delle persone, ma anche sugli animali.

Le morti sarebbero provocate – secondo quanto ha comunicato l’Ue – da batteri resistenti ai farmaci. Gli antibiotici utilizzati sugli animali finiscono nella catena alimentare e – come ha sottolineato Dalli – “colpiscono gli esseri umani attraverso il cibo che consumano di quegli animali. In questo modo si accelera la mutazione di batteri intelligenti che a loro volta lottano contro l’antibiotico”. Al riguardo Dalli ha annunciato che si sta studiando la possibilità di vietare l’utilizzo sugli animali di antibiotici utilizzati per le persone. “Dobbiamo agire rapidamente – ha ammonito – e con decisione se vogliamo che i farmaci antimicrobici restino un trattamento efficace contro le infezioni batteriche nell’uomo e negli animali”.

L’Unione europea adesso vuole elaborare una nuova legislazione mettendo l’accento sulla prevenzione, rafforzando il sistema di sorveglianza della resistenza agli antibiotici, e il consumo di antimicrobici in medicina veterinaria. In Europa 600 milioni di euro sono destinati alla ricerca per nuovi farmaci antimicrobici. Questo perché – come ha dichiarato Geoghegan Quinn –  “investire nella ricerca e nell’innovazione significa assicurare ai pazienti le migliori cure possibili”.

(Per il Quotidiano di Sicilia del 19 novembre 2011, pagina 3)


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