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Antipolitica: ecco i significati

Creato il 23 maggio 2012 da Marlowe
Antipolitica, s. f. (composto di anti- e politica)
  1. Pensiero filosofico di gruppi non organizzati i quali, ritenendo che i politici locali e nazionali al governo fino a pochi mesi fa abbiano lavorato poco e male, decidono che sono tutti uguali e che quindi devono andare tutti a casa (spesso anche affanculo). Tale pensiero si evidenzia normalmente con diverse manifestazioni tipiche: adunata spontanea sotto la più vicina sede istituzionale, lancio di monetine (in voga in passato), astensione dal voto elettorale lasciando che altri decidano per tutti, annullamento schede elettorali, voto di protesta a partiti di grande impatto espressivo quali “Lista Civica della gnocca”, “Federazione Padania-Tanzania” (detta anche, per brevità, “Panzania”), “La Destra con Elvis Presley”, “Silicone libero e gratuito”, “Escort d'Italia per il Burlesque”.
  2. Movimento di protesta di un largo strato della popolazione che, tra le altre cose, ritiene che tutto sarebbe perfetto se i politici venissero abbandonati su di un'isola deserta o fossero tutti deceduti purché con funerale privato; spesso confuso con il Grillismo (vedi), ma non sempre ad esso omologo per la differenza di linguaggio (andate a casa anziché vaffanculo etc.). In alcune forme più ardite, i suoi adepti, oltre a ritenere che i politici debbano smettere di percepire denaro e lavorare meglio per il Paese, credono fermamente anche che:
    1. le tasse siano un furto a danno della popolazione attiva che produce, crea lavoro e sostiene l'economia di Svizzera, Bahamas e Cayman;
    2. chi se ne frega se l'ospedale e l'autobus non funzionano perché tanto non li uso;
    3. le imprese piccole o individuali per farcela e competere sul mercato devono essere sconosciute al fisco;
    4. il lavoro nero è meglio che niente;
    5. con la mafia bisogna convivere;
    6. dare gli appalti agli amici è pura e semplice lealtà;
    7. si stava meglio quando si stava peggio;
    8. inutile tenere la fabbrichetta o l'industria familiare quando la si eredita dal papino, meglio chiudere, monetizzare, investire in borsa e sputtanarsi i soldi che la vita è breve;
    9. il debito pubblico dello stato non l'abbiamo fatto noi ma i politici; noi abbiamo solo evaso le tasse, corrotto alcuni funzionari pubblici, saltato grazie a un amico la lista d'attesa per la TAC, gettato l'immondizia indifferenziata nella cunetta andando al lavoro, costruito una mansarda abusiva di 140 mq in terreno agricolo, affittato in nero la casetta al mare a poche migliaia di euro al mese, dichiarato all'assicurazione che il paraurti è stato danneggiato dal cognato anziché dal muro del garage, minacciato il professore di matematica che ha sgridato il figlio colpevole soltanto di prendere un po' in giro l'handicappato;
    10. le auto blu sono una vergogna, mentre la Porsche Cayenne immatricolata autocarro e intestata al negozio per scaricare l'IVA è una sacrosanta forma di aiuto all'impresa.
  3. Neologismo dal significato astratto, specialmente utilizzato da alcuni partiti politici per giustificare la sconfitta elettorale. Esempi: è colpa dell'A.; è andata maluccio, ma anche gli altri non hanno sfondato, a causa dell'A.; gli astenuti sono “cosa nostra”, rientreranno alla fine dell'ondata di A.; questa A. è destinata presto a sgonfiarsi e poi riprenderemo a fare gli affari nostri; ha vinto l'A. solo grazie all'aiuto dei nostri nemici.

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