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Antonio non scrive più

Creato il 01 marzo 2015 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino

Della serie: Chi l’ha visto?

antonioscrive

Vi ricordate che vi avevamo segnalato alcune librerie che accettavano e vendevano libri di esordienti, anche auto pubblicati (l’articolo è QUI)? Ebbene, mentre la Legatoria Borghi continua a fare il proprio mestiere, ci teniamo a non collegare le due realtà di cui stiamo scrivendo e ci perdoni Elvio Ravasio per l’accostamento, la Libreria Autori Autonomi di Antonio Donadio, per gli amici di facebook Antonio Scrive, è scomparsa nel nulla. O meglio, non è scomparsa la libreria, ma è scomparso Antonio con tutta la sua iniziativa.

Ciò che stiamo per raccontarvi parte da innumerevoli proteste che ci sono giunte a proposito di questa “sparizione”, proteste che non erano rivolte a noi, d’altra parte noi non potevamo presupporre un simile disastro, ma sono state girate a noi per il fatto che, avendo pubblicato in precedenza il sopra citato articolo, nel quale si consigliava appunto la Libreria Autori Autonomi, diversi autori si sono fidati. Si sono fidati al punto da inviare i loro libri cartacei in conto vendita, accollandosi un ovvio investimento, per poi vederseli sparire nel nulla. Mai pervenuti (?), mai visti (?), mai venduti (?). Eppure noi sappiamo che i libri sono stati spediti e che sono stati richiesti da persone andate appositamente a verificare che ci fossero in tale libreria. Per un esordiente perdere una decina di libri non è un costo minimo, tutt’altro. Se poi il numero di libri supera la decina allora il conto si fa salato.

Noi non vogliamo dire che alla base vi è sicuramente un piano truffaldino, tuttavia, è bene sottolineare che questi sono i fatti e pur astenendoci da qualsiasi commento, c’è da dire che se il profilo su facebook di Antonio Scrive è ancora attivo (anche se i post sono obsoleti), il sito che compare nella timeline (www.antonioscrive.it), quello collegato all’iniziativa proposta per la Libreria Autori Autonomi e ben visibile nello screenshot che abbiamo fatto in data di oggi 1 marzo 2015, non esiste più e purtroppo Antonio non risponde né attraverso tale profilo né attraverso l’indirizzo email che aveva fornito a suo tempo.

Possiamo presumere che abbia avuto dei problemi e che i progetti non abbiano ottenuto il riscontro desiderato, tuttavia, gli autori che colpa ne hanno di tutto questo? E i loro libri, che fine hanno fatto? Chi li risarcirà dei soldi spesi per la stampa e l’invio?

Domande legittime, ma si suppone che, forse, non otterranno risposta. Essendo stati noi a suggerire l’iniziativa ed avendola ampiamente diffusa attraverso i nostri canali, per quanto non siamo direttamente responsabili delle perdite subite dagli autori, ci sentiamo comunque in dovere di porre l’attenzione su quanto sta accadendo, in modo che in futuro non vi siano più disguidi e scrittori delusi.


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