[Antropologia dello Scribacchino] In ritardo.

Causa colloquio e lezioni varie ieri non ho potuto pubblicare il mio post del giovedì. Farò penitenza costringendomi a leggere qualche tweet di Flavia Vento o Barbara D'Urso.
La figura archetipica di cui parlerò oggi è quella del Sognatore.
Una delle mie preferite, questa creatura mitologica ha una produzione letteraria immensa, che potrebbe occupare tranquillamente un'ala della biblioteca comunale di New York, forse due. Scrive di tutto, spazia da un genere all'altro con la stessa tranquillità con cui un comune mortale passa dal primo cucchiaino di Nutella al ventesimo.
Segue tutti i corsi di scrittura online e offline, ha il dono dell'ubiquità e anche la mitica e meravigliosa GiraTempo (chi non sa cos'è deve fare penitenza almeno quanto me), in quanto riesce a fare cose che voi umani non potete nemmeno immaginare nel giro di 24 ore.
La sua alimentazione è a base di caffè e barrette energetiche, legge almeno 4 libri al mese più tutti i vari esperimenti che i suoi colleghi scribacchini gli sottopongono, ha favolose doti di editing e nei suoi occhi puoi intravedere le fiamme del fuoco sacro.
E come ogni bravo sognatore, tiene chiuse le sue creature in un cassetto, sorvegliato giorno e notte dai 2 draghi sputafuoco: Paura e Scarsa Autostima.