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[Antropologia dello Scribacchino] Puntata 2

Creato il 22 febbraio 2013 da Tabata
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[Antropologia dello Scribacchino] Puntata 2
Seconda puntata della rubrica del giovedì. Quest'oggi vi parlerò di un altra tipologia di scribacchini che si incrociano nei vari corsi di scrittura, ossia L'Incompreso.
Sempre seduto in fondo, goffo, con un quaderno di appunti gonfissimo e che perde fogli in continuazione, se lo incroci in una classe di scrittura creativa lo riconosci al volo. Parla poco, oppure fa delle domande contorte, che ci metti dieci minuti buoni a capire cosa sta chiedendo.
Di contro, online è attivissimo. I suoi post sono dei poemi epici, zeppi di paroloni e richiami e referenze. Arrivi in fondo e realizzi che non hai capito assolutamente nulla, chiedi spiegazioni e ti trovi  una risposta un pelo più breve, ma sempre incomprensibile. Osi suggerirgli di essere più conciso e chiaro e lì scatta il delirio.
Credo che Watzlawick si riferisse a tipi del genere quando parlava della sua profezia che si auto avvera.
Lui è così. Scrive o parla in modo incomprensibile, tu non capisci, chiedi spiegazioni e lui anziché farsi due domande sul suo stile si accartoccia ancora di più su se stesso e pensa: Ecco nessuno mi capisce.
I suoi scritti sono lunghi, stampati con il carattere più piccolo del mondo e fittissimi. Per lui i margini non esistono. Montale e Quasimodo in confronto al suo ermetismo sono dei dilettanti. Analogie improbabili, parole mai sentite prima, neologismi inventati da lui.
È una spirale infinita, senza speranza.
Dite che un colpo in testa resetterebbe tutto il sistema?
Non lo so... come di dice? Al peggio non c'è mai fine.

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