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aplomb

Da Gynepraio @valeria_fiore

G. “Vede dottoressa, a me piacciono le persone perpendicolari”.
D. “Temo di non aver afferrato il senso, cosa intende con queste parole?”.
G. “Veramente a me sembra di essere chiarissima, ma visto che insiste le spiego. Sono attratta dalle persone composte, che nelle situazioni non perdono il loro aplomb. Sa cosa vuol dire aplomb, o le devo spiegare anche questo?”
D. “Lo so, stia tranquilla. Perpendicolari in quel senso, adesso è chiaro. Come sono fatte le persone perpendicolari?”
G. “Ma sì, li conosce anche lei. Sono quelli che all’università, prima dell’esame, non partecipavano all’isteria collettiva e sembrava non gliene fregasse nulla, poi prendevano 30. Li vedi tornare dal lavoro integri, niente affatto sgualciti o sfatti. Stanno seduti dritti, in treno o in metropolitana. Mangiano poco e con eleganza. Sono padroni della situazione ma non danno mai l’impressione di sgomitare e faticare. Alle provocazioni non reagiscono, non danno soddisfazione all’interlocutore. Non alzano la voce quando sono alterati. Soprattutto, controllano i muscoli facciali e non si legge immediatamente in volto quello che pensano. Quando incontro una donna perpendicolare, desidero essere come lei ma mi rendo conto che è fuori dalla mia portata”.
D. “Su, non si butti giù.”
G. “Non cerchi di consolarmi, ormai ho accettato la cosa. I capelli vivono di volontà propria, il trucco cede come la casa dei tre porcellini, siedo scomposta con l’intimo in vista, rosicchio le pellicine e sanguino tipo San Gennaro, quando mi muovo sudo e faccio un baccano infernale, mangio e bevo come un muratore slavo, vengo di merda nelle foto, se fumo mi scenero addosso, sbadiglio e mi addormento ovunque, rigorosamente a bocca aperta. Ho l’accento, faccio le bolle con i chewing-gum, rido sguaiatamente. Interrompo qualsiasi interlocutore. Il mio stato emotivo è una sorta di perenne sindrome premestruale in cui piango per poco, mi incazzo per nulla e mi offendo per ancor meno.”
D. “Quindi vorrebbe essere anche lei una ragazza aplomb?”
G. “Sì, ma non ci riesco. Ci ho provato, negli anni sono anche migliorata…”
D. “Cioè lei era ancora più scomposta di adesso?”
G. “Sì. Cosa fa, dottoressa, mi prende in giro?”
D. “No, volevo testare il suo nuovo aplomb. Ok, scusi. Come sono gli uomini perpendicolari, secondo lei?”
G. “Forse non sanno improvvisare. Non sono esattamente dei mattacchioni, né dei mostri di empatia. Però sono uomini forti, virili, rassicuranti. Mi viene voglia di scalfire a suon di baci e carezze quella scorza imperturbabile, per scoprire che sotto c’è un mondo”.
D. “E le donne?”
G. “Un po’ freddine, dai. Ipercontrollate.”
D. “Tutto qui?”
G. “Sono sicuramente delle fighe secche stitiche e represse”
D.  ”Le ripeto la domanda: vorrebbe essere anche lei una ragazza aplomb?”
G. “Forse no. Dai, torniamo a parlare di mia madre”.

Per l'Academy, l'assenza di aplomb non costituisce un problema

Per l’Academy, l’assenza di aplomb non costituisce un problema


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