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Approvato il decreto antiterrorismo: previste pene più severe, ecco le principali novità

Creato il 16 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ legge il decreto antiterrorismo, con l’Aula del Senato che lo ha approvato in seconda lettura, nel testo licenziato dalla Camera. Sono stati 161 i sì, 108 i no e un solo astenuto. L’Aula del Senato ha dato disco verde al dl che reca misure antiterrorismo. Già approvato dalla Camera dei Deputati e non modificato il testo diventa così legge. Ecco alcune delle principali norme contenute nel provvedimento.

(nbcnews.com)

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Approvato il decreto anti-terrorismo. Con 161 voti favorevoli, 108 contrari e un astenuto, il Senato ha approvato, convertendolo in legge, il decreto anti terrorismo sul quale il governo aveva posto la fiducia. Anche i senatori Sandro Bondi e Manuela Repetti, ora al gruppo Misto, dopo aver lasciato pochi giorni fa Forza Italia, hanno votato sì alla fiducia posta dal governo. L’Italia, ha affermato il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda nel corso della sua dichiarazione di voto a favore del Dl antiterrorismo, “è una componente rilevante della lotta al terrorismo e, per di più, è esposta essa stessa al rischio di attacchi. Per noi la scelta di introdurre nell’ordinamento strumenti normativi essenziali per rendere efficaci le azioni di contrasto corrisponde sia al dovere di difendere i cittadini, sia agli impegni politici e operativi che ci legano ai paesi aggrediti della violenza”.

Foreign Fighters. Coloro che si fanno arruolare per il compimento di atti di violenza, con finalità di terrorismo sono puniti con la reclusione da 5 a 8 anni. Stessa pena per coloro che organizzano finanziano o propagandano viaggi finalizzati al compimento di condotte terroristiche.Prevista la custodia cautelare in carcere

Lupi solitari. La reclusione da 5 a 10 anni viene prevista per colui che, pur essendosi addestrato da solo, ovvero avendo autonomamente acquisito le istruzioni “sulla preparazione o sull’uso di materiali esplosivi, di armi da fuoco o di altre armi, di sostanze chimiche o batteriologiche nocive o pericolose, nonchè di ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti di violenza ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, con finalità di terrorismo”, pone in essere comportamenti univocamente finalizzati al terrorismo internazionale. Il dl prevede anche che alla condanna per associazione terroristica, assistenza agli associati, arruolamento e organizzazione di espatrio a fini di terrorismo consegue obbligatoriamente la pena accessoria della perdita della potestà genitoriale “quando è coinvolto un minore”.

Internet. Il dl reca misure di prevenzione, volte a contrastare in particolare le attività di proselitismo attraverso Internet dei foreign fighters. L’uso di strumenti informatici diventa un’aggravante quando viene utilizzato per compiere reati di terrorismo, istigazione e apopologia del terrorismo. Simili aggravanti di pena vengono introdotte per la fabbricazione e la detenzione di documenti falsi.

Black list siti web. La polizia postale e delle comunicazioni deve costantemente tenere aggiornato un elenco dei siti Internet che vengano utilizzati per attività e condotte di associazione terroristica e condotte con finalità di terrorismo nel quale confluiscono le diverse segnalazioni della polizia giudiziaria. IL dl stabilisce che, in presenza di concreti elementi che facciano ritenere che gli specifici delitti con finalità di terrorismo siano compiuti per via telematica, il pubblico ministero ordina con decreto motivato, preferibilmente tramite la polizia postale e delle comunicazioni, agli Internet providers di provvedere alla rimozione dei contenuti illeciti accessibili al pubblico. In caso di contenuti generati dagli utenti e ospitati su piattaforme riconducibili a soggetti terzi, viene disposta la rimozione dei soli specifici contenuti illeciti. I fornitori di servizi sono tenuti a provvedere immediatamente e comunque non oltre 48 ore dal ricevimento della notifica. Al mancato adempimento da parte del provider consegue l’interdizione all’accesso al dominio Internet a mezzo di sequestro preventivo

Al Procuratore nazionale Antimafia vengono assegnati compiti di coordinamento anche in materia di anti terrorismo, mentre verranno effettuate intercettazioni preventive: prenderanno il via anche gli ascolti preventivi per le indagini in materia di terrorismo. Invece, nelle indagini per i reati aventi finalità di terrorismo, i dati relativi al traffico telefonico e telematico degli indagati, a decorrere dall’entrata in vigore del dl, possono essere conservati sino al 31 dicembre 2016. Lo stesso vale anche per i dati relativi alle chiamate senza risposta trattati temporaneamente da parte dei fornitori di servizi di telecomunicazione.

007 nelle carceri. Il dl introduce, in via transitoria (fino al 31 gennaio 2016), la possibilità per i servizi di informazione e sicurezza di effettuare colloqui investigativi con detenuti per prevenire delitti con finalità terroristica di matrice internazionale. Dei colloqui devono essere informati preventivamente sia il procuratore generale presso la corte di appello di Roma che il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; alla conclusione delle operazioni ne e’ data informazione anche al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica e al Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Come la polizia giudiziaria, il dl prevede che il personale dei servizi sia autorizzato a condotte previste dalla legge come reato anche in relazione ad una specifica serie di delitti con finalità di terrorismo, operando nei loro confronti la speciale causa di non punibilità. Il personale dei servizi in sede di deposizione in un procedimento penale sulle attività svolte “sotto copertura”, può indicare le generalità “di copertura” usate nel corso delle operazioni stesse. Il dl estende la possibilità di rilasciare a stranieri permessi di soggiorno a fini investigativi anche nel corso di operazioni di polizia, di indagini o di un procedimento relativi a delitti commessi per finalità di criminalità transnazionale.

Militari sul territorio: dal 30 giugno 2015 il contingente di tremila unità delle forze armate per il controllo del territorio può essere incrementato fino a trecento unità. Immigrazione clandestina: scatta l’arresto in flagranza per i cosiddetti scafisti. Missioni: con il decreto si autorizza la spesa per le missioni internazionali che si svolgono in Europa


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