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Approvato registro delle unioni civili a Napoli

Da Pianetagay @pianetagay
Approvato registro delle unioni civili a NapoliVia libera al Registro per le unioni civili a Napoli. Il Consiglio comunale ha approvato questa mattina la proposta presentata dall'assessore alle Pari opportunità Pina Tommasielli. "Stiamo scrivendo una pagina storica", ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris. "E' un messaggio molto importante - ha aggiunto - dalla città che è culla della civiltà giuridica in attuazione dell'articolo 3 della Costituzione".
Con l'approvazione della delibera verrà istituito un registro amministrativo delle unioni civili presso il servizio anagrafe del Comune, "che non avrà - ha assicurato l'assessore Tommasielli - alcuna interferenza o relazione con i registri anagrafici e di stato civile o alcuna connessione con l'ordinamento anagrafico e di stato civile".
"E' compito delle istituzioni - ha dichiarato in aula l'assessore alle Politiche sociali - garantire alle persone i diritti civili e sociali senza discriminazioni di sorta anche nei confronti di coloro che affidano i propri progetti di vita di convivenza, come le unioni civili o le unioni di fatto, diverse dalla famiglia".
Il gruppo Idv al consiglio comunale - sottolinea in una nota il capogruppo Franco Moxedano - "esprime piena soddisfazione per l'approvazione della delibera relativa all'istituzione del Registro Amministrativo delle Unioni Civili. Il consiglio comunale ha scritto un'importante pagina, per la discussione svoltasi con molti spunti interessanti, nel rispetto delle coppie, superando ogni discriminazione e costruendo presupposti di pari opportunità e di libertà. Il gruppo Idv rispetta le opinioni divergenti, scaturite dal dibattito in aula su una materia così importante dove incide la coscienza di ogni singolo consigliere", conclude Moxedano.
"Ci sono diritti negati che creano disparità nella nostra società e occorre un intervento urgente del legislatore per porre un rimedio. Un registro comunale non può da solo rimuovere queste disparità e istituirlo senza opportuni approfondimenti rischia di generare solo confusione". Così il capogruppo di Futuro e libertà per l'Italia al Comune di Napoli, Andrea Santoro, commenta il voto di astensione deciso dal suo partito alla deliberazione di istituzione del registro comunale delle unioni civili.
"In particolare la delibera della giunta ha voluto mettere dentro alla stessa problematica casistiche molto diverse - aggiunge Santoro - dalle coppie etero ed omosessuali legate da vincoli affettivi alle unioni civili di persone che si danno mutua assistenza morale o materiale. In questo modo si andranno a mettere sullo stesso piano la coppia gay con l'anziano accudito da una badante. Nel merito della questione, se è vero che la omosessualità è una inclinazione naturale, è vero anche che essa si manifesta in concreto nell'ambito della libertà individuale e questa libertà individuale non deve diventare egoismo".
Secondo Santoro "riconoscere diritti non può e non deve significare la messa in discussione di alcuni capisaldi che vanno oltre il diritto stesso: nel corso della storia anche in Italia si sono avute varie forme di famiglia, da quella allargata alla più recente mononucleare. Altre ce ne potranno essere. Ma alla base vi sarà sempre la famiglia naturale, un uomo ed una donna uniti dalla finalità della procreazione e della crescita della prole. E che nel nostro Stato è istituita attraverso il matrimonio. La sfida più grande è questa riuscire a non mettere in competizione il matrimonio con le altre forme di aggregazioni sociali che noi vogliamo andare a riconoscere e tutelare".
"Esprimere parere negativo su una mozione che non fa altro che ribadire alcuni principi costituzionali sanciti dagli articoli 29, 30 e 31 denota, da parte di questa maggioranza, scarsa propensione al dialogo e scarsa tolleranza, non interpretando al meglio il desiderio di integrazione alla base della proposta dell'istituzione del Registro delle unioni di fatto". Così i consiglieri Lanzotti, Moretto, Guangi, Castiello, Nonno, Mundo, Mansueto e Palmieri a margine dell'esito sfavorevole della votazione in aula di una "mozione in tema di famiglia".
"Spiace che l'opposizione di centrodestra si sia trovata da sola ad opporsi in aula a chi, voglia strumentalmente attaccare la famiglia naturale e non solo rappresentare i diritti dei conviventi. Il terzo polo - hanno concluso - ancora una volta è stato accondiscendente, astenendosi su una mozione che aveva ad oggetto semplici principi costituzionali tendenti a tutelare la famiglia naturale"

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