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Appuntamento a tre

Creato il 26 giugno 2015 da Alessandro Moccia @cinemainpixel

locandinaLA5 (canale 30) ore 21:10

Quando iniziai a vedere questo film anni fa avevo delle aspettative vicine allo zero, convinto che avrei visto una di quelle commediette americane patinate, stupide e volgarotte, che in fondo sono solo il modo odierno di fare propaganda, per narrare di quanto sia bello, giusto e solido il pezzo di America tra il Canada e il Messico. Una di quelle pellicole da guardare svogliato mentre fai altro, tra un boccone e una chiacchierata, che ti strappano qua e là qualche sorriso disteso. E invece finii per seguirlo con attenzione, i bocconi li relegai agli innumerevoli spazi pubblicitari e le chiacchierate al dopo serata. Chiarisco: ci troviamo comunque di fronte a un prodotto da sitcom “allungata”, con un epilogo che più classico di così si muore, ma agli elementi consueti del genere alterna delle trovate divertenti e non banali, con uno stile di regia che a tratti cerca di uscire dagli schemi abituali.

Negli anni di American Pie e dei vari cloni, trovare una commedia del genere non era per niente facile. Una via di mezzo tra l’impegnato e il rozzo che riesce a parlare di omosessualità con leggerezza, enfatizzando i classici luoghi comuni, ma smontandoli attraverso la risata, senza cadere in inutili volgarità che avrebbero finito con l’avvalorare tali preconcetti. Non osa mai e non vuole farlo, preferisce rimanere all’interno del “godibile” senza strafare, facendolo diventare il suo punto di forza. Le gag spesso sono le solite rigirate mille volte, ma è la chimica tra gli attori a fare la differenza, a parte Dylan McDermott che cane era e cane è rimasto, nonostante continuino a farlo lavorare.

Ovviamente non incassò una mazza. Ovviamente ad essere preso come modello fu American Pie, perché alla fine sono i soldi che fanno la differenza, non la qualità. Ovviamente qualcuno potrebbe iniziare a fare le pulci a questo film trovando tutti i difetti, e magari è lo stesso che ogni Natale paga 7 euro per andare a vedere De Sica e Boldi. Ovviamente non è Woody AllenJohn Landis, non ci troverete colpi di genio, ma nemmeno la ruffianeria e la falsa morale tipiche dei giorni nostri. E alla fine ciò che realizzi è che si può essere spensierati senza per forza spegnere il cervello.


Archiviato in:Il cinema dal divano Tagged: Appuntamento a tre, Dylan McDermott, Matthew Perry, Neve Campbell, Oliver Platt

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