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Appunti (e spunti) di viaggio: Monte Castello di Vibio ed il suo Teatro

Creato il 24 aprile 2014 da Benedetta Tintillini @BiTintillini

Monte Castello Vibio, piccolo centro che ha mantenuto intatta la sua conformazione medievale, custodisce al suo interno un luogo così particolare e unico. Ma lo è davvero il teatro più piccolo del mondo? La sfida è aperta, con il teatro di Vetriano di Lucca, che si è iscritto ai Guinness, ma in questo caso non si tratta di luogo nato come teatro, ma di un locale, sempre ottocentesco, destinato ad altro uso, poi convertito a luogo di incontro nel quale è stato realizzato un teatro.

Il teatro (allora chiamato “stabilimento”) nasce per volere di 9 famiglie alto borghesi di Monte Castello nei primi anni del 1800 come luogo privato, al quale si aveva accesso solo tramite invito dei proprietari. Solo negli anni ’80 del secolo scorso venne espropriato dal Comune agli eredi e dopo circa 40 anni di totale abbandono, nel 1993 il teatro tornò a nuova vita, e fu la realizzazione del sogno di un bambino, che possiamo vedere ritratto nell’unica foto d’epoca del teatro datata 1929: Nello Latini. Questo bambino, al quale fu permesso di entrare per assistere ad uno spettacolo di burattini nel giorno dell’Epifania, si innamorò e rimase legato al teatro della Concordia fino all’ultimo giorno della sua vita.

Ormai 75enne nel 1993, in possesso delle chiavi, cominciò a far visitare, ai turisti ed ai curiosi, il teatro tornato allo splendore di un tempo, dando il via all’attività attualmente maggiore fonte di sostentamento per l’associazione: le visite guidate. Usava poi rimpicciolire e dentellare l’immagine del teatro a mo’ di francobollo, e nel 2002, con il plauso dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi, venne emesso il francobollo con l’effigie del Teatro Concordia di Monte Castello. Un altro sogno che vide avverarsi.

concordia monte castello vibio
Potrei parlare degli affreschi realizzati dagli Agretti, padre e figlio (allora quattordicenne!), dell’acustica perfetta grazie al legno che riveste il plafone di camorcanna con il quale venivano realizzate tutte le sale da concerti, o dell’atmosfera particolare che si respira, ma desidero che ognuno la scopra visitando il teatro, vivendolo, aiutandolo a crescere e diventandone amico.

I volontari dell’Associazione accolgono i visitatori, e, con sempre rinnovato entusiasmo, raccontano la storia e le storie, le vite, legate a questo magico patrimonio di Monte Castello e di noi tutti, luogo di magia e di sogni, che qui riescono talvolta ad avverarsi.

 

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