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Archeologia. Falsi "impresentabili" al museo Salinas. Tenuti negli scantinati saranno esposti mercoledì a Palermo.

Creato il 20 settembre 2015 da Pierluigimontalbano
Falsi "impresentabili" al museo Salinas. Tenuti negli scantinati saranno esposti mercoledì a Palermo.Archeologia. Falsi

La storia dell'arte e l'archeologia sono costellate da falsificazioni, manipolazioni, piccole grandi truffe storiche. I magazzini del museo archeologico Salinas di Palermo sono pieni di oggetti "autenticamente falsi" che fino a oggi sono stati considerati "impresentabili". E perciò sepolti negli scantinati, condannati al buio e banditi dagli studiosi. Ma ora proprio dai depositi affiora una storia dell'Ottocento per la prima volta consegnata al pubblico con tutto il corredo di segreti che non potevano essere raccontati. Mercoledì questi oggetti saranno esposti in occasione di una conferenza di Flavia Frisone dell'Università del Salento: "Veramente falsi. I reperti impresentabili del museo Salinas". In mezzo alle straordinarie collezioni del museo queste opere false sono state riportate alla luce durante lavori di restauro.

Si tratta di stranissimi oggetti, animali fantastici, incredibili figure umane e iscrizioni misteriose. Sono stati rinvenuti a metà dell'Ottocento a Giardini-Naxos, sotto Taormina, e sono legati a un'intricata vicenda di dubbi, inchieste e sequestri alla fine della quale furono nascosti per sempre alla vista del pubblico.
Ma prima riuscirono a fare il giro d'Europa nel mercato internazionale dei "cacciatori di antichità". Come in un giallo, sarà indagato lo spazio in cui un tempo operavano fianco a fianco, e talvolta in un rapporto di complicità, illustri archeologi e scavatori clandestini. Oltre all'aspetto curioso del lavoro dei falsari, spesso segnato da tanta ingenuità, si parlerà dell'idea dell'antico plasmata da un'archeologia ai suoi primi passi. Sarà ricostruita così una stagione in cui i falsi costituivano un vero e proprio percorso alternativo di conoscenza. Insomma, erano falsi ma anche utili e a volte perfino preziosi elementi di studio e di ricerca.Fonte: ANSA

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