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Ariana Grande, con “My Everything” strizza l’occhio a Mariah Carey

Creato il 21 agosto 2014 da Marianocervone @marianocervone
Ariana Grande, con “My Everything” strizza l’occhio a Mariah Carey In molti l’hanno paragonata a Mariah Carey e, a giudicare dall’intro del suo album, il paragone sembra davvero azzeccato. Ariana Grande ritorna sulle scene musicali con My Everything, ad un anno esatto dal suo debutto lo scorso anno con Yours Truly. Il suo non è un esordio, ma dopo la conferma con il singolo Problem in coppia con la rapper Iggy Azalea, in vetta alla classifica statunitense, molta aspettativa ed attesa c’era per questo secondo capitolo discografico che esce ufficialmente domani, 22 Agosto. Dodici le tracce inedite che diventano diciassette nella Target Deluxe Edition e ben 18 nella versione giapponese del disco, cui si aggiunge Baby I con il violinista e compositore nipponico Taro Hakase. A dimostrazione di un album variegato, ma coerente, il secondo singolo, Break Free, in collaborazione con il musicista e produttore russo-tedesco Zedd, è una traccia che strizza l’occhio alla dance, facendo di Ariana un’artista eclettica, capace di passare con nonchalance dal Pop R&B delle scorse settimane, alla dance-elettronica. Tanti i brani ricchi di potenzialità che potrebbero mostrare chi è davvero Ariana Grande, a cominciare da One Last Time, in cui le quattro ottave da soprano lirico leggero ne fanno davvero una piccola Mariah, così come dimostrano i brani Best Mistake, in cui le similitudini con la Carey sono impressionanti, non solo nel vocal range, ma anche nel R&B che rievoca l’era Rainbow e Charmbracelet. Mantengono le promesse alcuni dei pezzi più attesi di questo lavoro, Love me harder, in coppia con il gruppo The Wanted, e l’intensa ballad Just a little bit of your heart scritta dal OneDirection Harry Styles. E sono tanti i nomi che ricorrono in questo disco, dall’ormai onnipresente Nicki Minaj, che ritroviamo in tandem con Jessie J in Bang Bang, al rapper A$AP con l’orientaleggiante R&B di Hands on me. In chiusura la bellissima titletrack, ballad che conferma quest’album come uno dei migliori dell’anno.


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