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Arredare l’ufficio: cronaca di una freelance disperata

Da Narvalia

Arredare l’ufficio: cronaca di una freelance disperata
narvalia.it

ufficio

Lavorare da casa sembrava una cosa meravigliosa quando ho iniziato: niente orari, totale indipendenza sui lavori da fare, nessuno a cui dover rendere conto… Poi ho scoperto che niente orari significa proprio “senza orari” con giornate lavorative che possono durare anche all’infinito e oltre. Ho scoperto che non dover rendere conto a nessuno significa anche non avere nessunissimo aiuto da nessuno. E, soprattutto, ho realizzato che lavorare da casa significa anche non avere un ufficio, un luogo vero, fisico, dove incontrare i clienti/committenti.

Non avere un ufficio è stato l’equivalente di sentirmi sballottolata in giro per il mondo senza una fissa dimora, ospite delle scrivanie altrui, delle stanze dell’ufficio del cliente di turno e della sala riunioni occasionale. Una vera e propria agonia.

Ma finalmente la tragedia è giunta al termine.

Finalmente ho un ufficio tutto mio.

Beh, ecco, più che altro sarebbe più esatto parlare di stanza, ma non farebbe altrettanto figo dire che ho una stanza tutta mia in un ufficio “non del tutto mio”. Però è un gran bel passo avanti.

Ho una stanza, una scrivania due armadi e una bellissima libreria. E ho una poltrona di quelle serie, tutta grossa e imponente, con il suo schienale altissimo che fa capire subito chi comanda in quel piccolo, importantissimo spazio.

Queen of the world e dell'ufficio

Adesso rimane solo e soltanto un piccolissimo problema:

Cosa ci metto dentro?

Sì, perché attualmente, nel mio ufficio, ci stanno soltanto quei due mobili di cui sopra e niente altro. Ora tocca a me dare il “tocco magico” che trasformerà quella stanza anonima in un luogo accogliente e al contempo professionale in cui ricevere clienti e colleghi e in cui trascorrere le mie lunghe giornate di lavoro…

Come avrete capito, arredare e corredare un ufficio è un compito apparentemente semplice ma che può nascondere tutta una serie di insidie nascoste: che stile scegliere? Quanto spendere? Quali aggeggi e aggeggini mi serviranno?

Per prima cosa, ho cercato di stilare una lista degli elementi indispensabili da acquistare, dal semplice portapenne, alla spillatrice, al deskpad, alle lampade da tavolo, al portadocumenti, ai quadri, etc…

Una volta individuati gli oggetti fondamentali che avrei voluto comprare, ho istintivamente messo piede su Pinterest. Vorrei sottolineare, tuttavia, che Pinterest può essere un’arma a doppio taglio: se non c’è almeno un’ispirazione personale di partenza, si rischia di essere trascinati in un vortice di immagini, proposte e idee tra le più disparate. Per il mio workspace, io ho deciso di partire da un concept preciso e che ben si collegasse con la mia professionalità e con gli elementi base di arredo che già possiedo (mobili neri con dettagli in vetro). La mia ricerca è dunque scaturita in parole chiave come black&gold, eleganza e semplità ma con un tocco di glamour!

Il secondo passo, quello un po’ più concreto, è stato quello di recarmi in un paio di negozi alla ricerca di qualcosa che corrispondesse alla mia ormai chiarissima idea. Naturalmente, dato che vivo in un buco di paesino di provincia, l’impresa è stata e continua ad essere molto più complicata del previsto. Gran parte degli elementi decisivi che vorrei inserire per dare un po’ di personalità all’insieme sono praticamente irreperibili dalle mie parti o costosi in maniera esageratissima.

L’unica soluzione praticabile a questo punto sembrerebbe essere il DIY. Non che la cosa mi dispiaccia, sono sempre figlia della generazione ArtAttack, ma potrebbe volerci più tempo del previsto…

Cercherò di tenervi aggiornati e, perché no, magari di postare qualche piccolo suggerimento per oggetti e accessori da ufficio “fai da te”!

Stay tuned!!!

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