Yacouba Ouedraogo, candidato escluso dalle presidenziali e già ministro dello Sport con l’ex presidente Blaise Compaoré è stato arrestato per un presunto coinvolgimento nel fallito golpe dello scorso 17 settembre. L’arresto arriva a pochi giorni dalla consegna del rapporto in cui una commissione d’inchiesta ha indicato quelli che considera “mandanti ed esecutori” dell’azione.
Dal tribunale militare di Ouagadougou, incaricato del caso, non sono tuttavia arrivate informazioni specifiche sulle accuse mosse all’uomo politico. Il ‘colonnello Yac’, come era soprannominato, è il secondo ex ministro ad essere arrestato per presunte complicità con il generale Gilbert Diendéré e il Reggimento di sicurezza presidenziale (Rsp), autori materiali del golpe.
Prima di lui era toccato a Djibril Bassolé, ex responsabile degli Esteri, anche lui aspirante candidato alla carica di presidente della Repubblica. Ai fedelissimi di Compaoré, tuttavia era stato impedito di presentarsi in base a una recente e contestata norma. Questa dichiarava incandidabile chiunque avesse sostenuto la proposta di riforma della costituzione che avrebbe eliminato il limite al numero di mandati presidenziali, a beneficio dell’ex presidente.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)