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Arrestato in Malesia hacker kosovaro: ha fornito dati di militari e funzionari Usa ad Isis

Creato il 16 ottobre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

kosovo_flagdi Giacomo Dolzani

È stato arrestato oggi in Malesia Ardit Ferizi, un ventenne cittadino kosovaro accusato di aver fornito a membri dello Stato Islamico dati sensibili di militari e funzionari governativi statunitensi, dei quali era entrato in possesso dopo aver violato i sistemi di una società americana alla quale Washington aveva assegnato degli appalti.
Tempo fa Ferizi aveva infatti pubblicato sul suo account Twitter l’annuncio di questo attacco informatico da parte della “Islamic State Hacking Division”, un fantomatico gruppo del quale ancora non è stata accertata l’esistenza, che dice di essere la branca adibita alla sicurezza informatica del Califfato, allegando anche il link ad un documento di 30 pagine, nel quale era presente la rivendicazione del gesto ed i dati personali (nomi, cognomi, e-mail ed indirizzi) di oltre 1.300 membri delle Forze armate e del governo statunitense.
Queste informazioni, prima che la notizia dell’attacco fosse pubblicata su Twitter, erano già state fornite da Ferizi ad un emissario dello Stato Islamico, Junaid Hussain, cosa che ha messo in allarme  le autorità statunitensi, le quali hanno inoltre chiesto al governo malese l’estradizione del cittadino kosovaro.
Il Kosovo è il paese europeo che ha fornito al Califfato il maggior numero di miliziani (oltre 150), recatisi in Medio Oriente per combattere tra le fila dello Stato Islamico; l’incapacità delle autorità di Pristina di controllare il territorio, dovuta anche alla corruzione ed alla disorganizzazione endemica nelle istituzioni del giovane stato balcanico, ha portato quest’ultimo, la cui popolazione è per la maggior parte di religione musulmana, ad essere un avamposto dell’Isis alle porte dell’Europa, oltre che un bacino per l’arruolamento di nuovi combattenti e per la raccolta di finanziamenti.

da Notizie Geopolitiche



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