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Arrestato un imprenditore siciliano con l’accusa di bancarotta fraudolenta

Creato il 11 marzo 2015 da Giornalesiracusa

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Aveva vinto appalti milionari, l’uomo è accusato di bancarotta fraudolenta, estorsione e interposizione fittizia.

I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno arrestato ieri nella Capitale, con l’accusa di bancarotta fraudolenta, un imprenditore di origini siciliane Pietro Tindaro Mollica (classe ’61), attivo nel settore delle opere pubbliche su scala nazionale, tanto da avere vinto nel tempo appalti per centinaia di milioni di euro.

Sono state le indagini svolte ad accertate i reati di bancarotta fraudolenta per distrazione aggravata, estorsione ed interposizione fittizia. Si tratta di indagini svolte attraverso le intercettazioni telefoniche, gli accertamenti economico-patrimoniali e finanziari, le acquisizioni documentali presso enti pubblici, l’attività dinamica sul territorio, i sopralluoghi, i pedinamenti e le audizioni delle persone informate sui fatti eseguite dagli specialisti del Gico, il Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata.

Oltre all’arresto in carcere di Mollica, le Fiamme Gialle hanno inoltre eseguito il sequestro di beni per circa 108 milioni di euro e decine di perquisizioni in tutta Italia. Il tutto è stato effettuato in ambito dell’operazione  convenzionalmente denominata “Variante inattesa”.


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