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Arricchirsi è glorioso ?

Creato il 24 gennaio 2014 da Ussaro @PierNicoOrnano

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Deng Xiaoping,  uno degli artefici della rivoluzione cinese proclamò apoditticamente che .

Quanti oggi, dopo lo scandalo dei notabili del partito comunista cinese, compromessi nelle poco encomiabili vicende dell’affarismo politico ed economico sono disposti a credere che questa sia la via dell’avvenire sia in Cina che altrove.

L’encomiabile saggio di geminello Alvi Il capitalismo, con l’acutezza propria di questo valente autore, ha dimostrato che anche l’Occidente si volge all’ideale cinese, in una sorta di rinnovato capitalismo o interventismo di stato, erede dei peggiori diffetti dello statalismo e del liberismo, destinato a divenire padrone della vita dei cittadini, regolando a proprio piacimento le masse, in una perdita irreparabile di alcuni antichi requisiti del liberalismo classico e nel socialismo eroico e libertario, nel nome della globalizzazione, del livellamento e dell’indifferenziazione culturale.

Non più la creatività dell’imprenditore e la solidarietà verso i più deboli, ma l’ interesse dominante per l’accumulazione e la speculazione, priva di aspetti fondamentali e caratteristici di un’economia intesa essenzialmente come spirito d’intrapresa e dono; ricerca di strade sempre nuove per un benessere diffuso, a vantaggio dell’ individuo, ma anche della comunità di appartenenza, senza la presunzione e l’arroganza di poter oltrepassare i  limiti di una crescita misurata, perseguendo stolidamento un progresso economico senza fine,  contrario in definitiva all’ambiente e alla qualità della vita di uomini e società.

Purtroppo non appaiono segnali confortanti.

Il dominio delle multinazionali, delle banche e dell’usura, con un debito pubblico inesauribile ed interessi pagati dai ceti più deboli in Europa, le nuove bolle speculative del Nord-America, la crescente diseguaglianza sociale anche nella Cina sedicente socialista ci fa assistere ad una pericolosa renvanche dell’egoismo di classe e personale, nei vari ambiti della sfera pubblica e privata, mentre una crescente corruzione si dipana all’insegna dell’arricchimento più brutale e privo di scrupoli.

Ci sarebbe bisogno di una rinnovata rivoluzione culturale, nella quale trovino ragione piuttosto il superamento delle ideologie e la riscoperta dei valori pre-politici, negletti e dimenticati un po’ ovunque. La rinascita dell’ etica dell’onore, della dignità e  dell’autentica libertà della persona umana.


Archiviato in:capitalismo Tagged: avidità, capitalismo, corruzione, socialismo, speculazione, stato

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