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Arriva anche in Italia la banca dati del DNA

Creato il 21 febbraio 2014 da Emmecola

badnaAnche l’Italia avrà la sua banca dati del DNA. Si tratta di uno strumento già in vigore in diversi Paesi europei, che consentirà di identificare più rapidamente gli autori di reati, o di riconoscere i resti di persone date per scomparse o vittime di reati e incidenti. Siete preoccupati per la vostra privacy? Niente paura: ovviamente non si tratta di una schedatura di tutta la cittadinanza. La banca dati, infatti, conterrà soltanto il profilo genetico delle persone detenute in carcere, e quello del DNA rinvenuto nei luoghi in cui si è compiuto un reato o si è verificato un incidente. Solo previo consenso informato, anche i famigliari di persone scomparse potranno essere inserite nel database, al fine di agevolare le ricerche.

Per rassicurare la popolazione, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha realizzato una campagna sull’utilizzo di questa banca dati. Questo video presenta l’iniziativa, mentre un filmato più breve sarà trasmesso in televisione. L’obiettivo è quello di illustrare i vantaggi in termini di sicurezza per il cittadino, in un’ottica di prevenzione e repressione del crimine, ma anche di concreto vantaggio per chi è innocente e può essere scagionato grazie a queste tecnologie. Per maggiori informazioni, potete rivolgervi al Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita a cui è affidato il compito di chiarire ogni aspetto dell’utilizzo delle Banche dati da parte degli Stati, tra cui sicurezza e privacy.


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