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Arrivano i saldi!

Da Genitoriorganizzati

Arrivano i saldi!SALDI, SALDI, SALDI…è iniziata la caccia all’occasione per grandi e piccini e chi può, approffitta del momento per rifarsi il guardaroba.
Anche io, devo dire, cerco di acquistare qualche capo in più per i miei piccoli in questo periodo, ma mai come quando vado a fare shopping, mi rendo conto di quanto il mondo dell’abbigliamento per bambini sia poco incline ai maschietti.
Mi spiego meglio: io ho due maschi e, pur non amando fiocchi, nastri e tulle, mi accorgo che spesso che i vestiti per i bambini sono una copia in piccolo di quelli dei papà…jeans, pantaloni con le tasche, camicie a quadri, maglioni a V, tutti blu, verde, marrone, grigio…
Ora… non è che io voglio agghindare i miei bimbi con i vestiti di Hallo Kitty (tanto non si vede altro!!!)ma un po’ più di fantasia la gradirei!!
E allora volevo farvi leggere questo esilarante articolo delle Nuove Mamme, anche per farvele conoscere e suggerirvi qualche negozio particolare, magari anche online, dove finalmente anche noi orgogliose mamme di figli maschi, potremo rifarci un po’ gli occhi!!

SALDI: IL VIAGGIO DELLA SPERANZA PER LE MAMME DEI MASCHIETTI
pubblicata da Le Nuove Mamme

In questo periodo vi consigliamo vivamente di stare alla larga dalla madre del maschietto a caccia di vestiti: la si riconosce dallo sguardo, pericolosamente simile a quello di un’orca assassina a dieta da una settimana, e dall’aria sconvolta di chi si è salvato per un pelo da un disastro aereo. Osservatela attentamente, è facile da individuare: è quella che, dopo essersi accapigliata per l’ultima maglietta di Ben Ten con un’altra mamma inferocita almeno quanto lei, ne ricava un molare scheggiato e una sequela di epiteti irripetibili, ottiene lo scopo, e se ne torna a casa distrutta, ma felice. Per quanto felice possa essere la mamma di un maschio perennemente costretto a girare scalzo e nudo…
Sotto saldi, come ogni anno si ripete il D-Day: le mamme dei maschietti si appostano all’alba davanti ai centri commerciali armate di propositi bellicosi, mimetica d’assalto e termos di caffè. Bivaccano anche in tenda, se necessario, pur di riuscire ad accaparrarsi per una volta un giubbino di marca a metà prezzo, possibilmente della taglia giusta. Ma, ovviamente, se il bambino ha 3 anni sono rimasti soltanto capi dai 12 anni in su; se di anni ne ha 12, gli unici vestiti disponibili sono le tutine di ciniglia taglia 3/6 mesi oppure le scarpine primi passi e gli sfiziosi cappellini con Winnie the Pooh che abbraccia Pimpi, indubbiamente il sogno proibito di qualsiasi maschio preadolescente che si rispetti…Alla madre del pupo, quindi, è spesso preclusa la possibilità di acquistare merce in saldo: i vestiti da bambino costano come un collier d’oro bianco, poterli acquistare al 50% del prezzo originario le farebbe respirare l’anima. La mamma del maschietto, invece, smette di respirare fin dal momento in cui inizia a preparare il corredino per l’imminente nascita e continua a vivere così, orfana di fiato e di soddisfazioni da shopping selvaggio a metà prezzo.
Secondo voi esageriamo? È perché probabilmente in casa avete soltanto femminucce: con quello che si spende per una maglietta decente da maschio, si potrebbero comprare un paio di vestitini da bambina, cappellino incluso. Gli abiti da maschio costano quasi il doppio di quelli da femminuccia e i capi più economici, poi, a prescindere dalla discutibile qualità dei tessuti, spesso sono tragicamente brutti. E se diciamo tragicamente, non è per il gusto di usare un’inutile iperbole.
Considerazioni economiche a parte, rimane un fastidioso aspetto pratico: la totale assenza di varietà: se si trova la taglia non si trova il colore, se si trova il colore non si trova la taglia. Quando a un maschietto serve qualcosa di estremamente banale, fosse anche qualcosa per coprire le pudibonda, la mamma si ritrova a girovagare fra scaffali stracolmi di deliziose micro coulottes di pizzo o adorabili mutandine infiocchettate.
Le fogge sono difformi, la scelta illimitata. L’unico comun denominatore in tanto ben di Dio, è la presenza di chilometri e chilometri di stoffa rigorosamente rosa.
Nell’angolo più recondito e impolverato dell’espositore, quattro o cinque paia di tristi mutandine grigio topo, ovviamente della taglia sbagliata. Mentre le fortunate mamme delle femminucce garrulano, estasiate, alla vista di deliziosi vestitini in purissima lana mohair scontati dell’80% e riempiono la sporta di merce praticamente regalata, la madre del maschio si ritrova a girovagare fra scaffali semi vuoti, colori tristignaccoli e a dover scegliere, al massimo, la sfumatura di blu dell’ennesimo paio di jeans.
Sì, perché a parte qualche fortunata divagazione, il maschio ha tre alternative per vestirsi dalla vita in giù: jeans, jeans e ancora jeans…
Chiunque faccia la pipì in piedi, è costretto per anni ad indossare magliette e pantaloni verdi o blu, con qualche coraggiosa divagazione nel rosso o l’arancione, per le mamme più ardimentose. In quest’ultimo caso sorge il problema, non trascurabile, di un marito  il quale, non appena ti azzardi a comprargli una maglia viola scuro, ti fulmina neanche avessi agghindato il futuro sciupa femmine come Barbie Sogno d’Amore. Per un padre, un maschio che si rispetti deve girare fin dalla più tenera età con un paio di granate in tasca, pantaloni verde militare e possibilmente un accenno di barba.
Il maschietto è vestito sempre allo stesso modo, sembra quasi che gli abiti gli crescano addosso. Alla madre non resta altro che sfogare la sua frustrazione in acquisti per cuginette e amichette varie del piccolo, o provare a concepire una femmina. Alla nascita del quinto custode di pisellino si arresta, sconfitta. La genetica non è decisamente dalla sua parte… La sfiga, invece, è la sua stalker più fedele.

I NEGOZI CHE MI PIACCIONO!!!

La famosa catena francese Du Pareil Au Meme..certo anche qui gli abiti per femminuccia sono molto più belli e  colorati, ma uno sforzo è comunque stato fatto per mettere un po’ più di fantasia nei vestiti dei nostri ometti.

Se siete stufi di orsetti azzurri e cuoricini rosa, quello che fa per voi è la linea di abbigliamento per bambini da 0 a 10 anni di Nordic Kids, il brand scandinavo di abbigliamento e accessori per i più piccoli: tutine, magliette, abitini  in puro cotone, con stampe multicolor, disegni stilizzati, righe e pois.

Finalmente la nuova e coloratissima collezione primavera-estate 2010 Monsoon di Accessorize, che comprende tre linee: baby, per bambine da 0 a 3 anni, Girl, da 3 a 13 anni e Boy per i maschietti da 0 a 8 anni.

Maria Cristina Palomero Hernàndez e la sua Casa de Pepa: in vendita colore e Spagna, per ora solo a Milano

Il mondo di Paffago. A Roma Il negozio di abbigliamento per bambini allegri e colorati da 0 a 16 anni.

Oilily…Tra colori squillanti,  a pois o ricami con parole e disegni, si possono trovare idee interessanti per maschietti e femminuccie…finalmente!!!

Agata Ruiz de La Prada
Un marchio che significa colore, fantasia, emozioni…per tutti!


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