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Arrivato a casa il nuovo kit per la raccolta differenziata? Parliamone qui

Creato il 06 novembre 2014 da Romafaschifo
Arrivato a casa il nuovo kit per la raccolta differenziata? Parliamone qui
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Oggi è arrivato a casa mia il tanto promesso "kit di avvio" per il nuovo sistema di differenziata che dovrebbe essere operativo in data non precisata, quando (e se?) ci saranno in strada i rispettivi cassonetti dove poter portare i vari rifiuti.
Tralasciando il fatto che nel mio quartiere il vero problema dei secchi in strada è che vengono rivoltati e svuotati in strada dai soliti scavengers, vorrei capire che diamine ci devo fare con questo secchiello bucherellato in miniatura.Dal momento che siamo in 4 in casa mia e ci è capitato un secchio grande la metà di uno solo dei 4 che già abbiamo, suppongo che più o meno tutti si siano ritrovati in casa questo affare e ora si stiano chiedendo come mai se ci metti dentro un ananas non ci entra già più niente. Presumo che sia un invito a mangiare di meno da parte del Comune...

Secondo punto: questo kit è sostanzialmente un secchio dove poter buttare gli scarti alimentari, così da non mescolarli agli altri rifiuti non riciclabili. Dal momento che una postazione efficiente per la raccolta differenziata necessita attualmente di tre cestini, ma col nuovo ordinamento di cinque secchi, qual'è stata l'utilità di questo servizio?Volendo tutti passare alla differenziata, ogni famiglia si ritroverà a dover comprare di tasca propria i vari secchi per la casa (escluse le famiglie già attrezzate, che sono comunque poche), in modo da poter assemblare una postazione funzionante e adeguata allo smaltimento dei rifiuti prodotti. Viste le esigue dimensioni del secchio starter, presumo che l'acquisto di un secchio vero per la raccolta degli scarti alimentari rientri tra queste spese familiari, assieme a un secchio per il vetro, che finora veniva raccolto coi metalli e le plastiche.Tra l'altro, questo secchio per il vetro è una nuova introduzione al pari di quella degli scarti alimentari, eppure al riguardo tocca arrangiarsi da soli, e questa volta non vale la scusa del "tanto la differenziata alcuni già la fanno e i secchi già li hanno". Perché ci hanno dato un secchio per i rifiuti alimentari e non uno per il vetro? Mah...Se dunque obiettivamente quasi tutti ci dobbiamo andare a comprare dei secchi nuovi (esclusi i casi come il mio, in cui già li abbiamo da un pezzo), si può sapere per quale astruso motivo il comune ha speso il nostro denaro per portarci in casa questo totem di stupidità, questo monumento all'inefficienza? Come da prassi, la società che li ha prodotti avrà sicuramente fatto un prezzo che io personalmente non avrei speso per un oggetto del genere, così come è successo per moltissimi altri progetti del comune (basti pensare agli stessi cassonetti, già massacrati di scritte e adesivi e solo recentissimamente noleggiati dalla giunta Alemanno), che hanno portato a spese esorbitanti. Soprattutto, perché invece di portarci a casa un secchiello a testa quei soldi non si sono spesi per mettere in strada i corrispettivi secchioni (che non ho ancora visto da nessuna parte, nel quartiere), così da permetterci effettivamente di fare la differenziata? Perché sia chiaro, io il vetro dal metallo lo divido per abitudine da anni, ma poi in strada c'è ancora il cassonetto "vetro + metallo", e regolarmente mi tocca rimescolare i rifiuti. Lo stesso varrà ora per i rifiuti alimentari e i non riciclabili.Per ultimo, l'inefficienza in molte situazioni è data anche dal fatto che c'è gente che tutti i giorni mi passa sotto casa e svuota il secchione per cercarci dentro oggetti contenenti rame (che gli tirerei in testa), e poi lascia il tutto così com'è, nel degrado in cui probabilmente è abituata a vivere, e nel quale poi la raccolta va a farsi benedire. Non basterebbe sostituire i secchi (dal momento che stiamo per introdurne di nuovi) con un modello che si apre solo se sollevato dalle macchine dell'ama (tipo quelli per la raccolta del metallo, per intenderci, che già sembrano sufficienti a scongiurare la cosa), così da impedirne l'assedio? O magari, come nei paesi civili, venire a prendere la spazzatura nell'area privata del condominio adibita allo scopo, così da assicurarsi non solo che i secchi non vengano presi d'assalto, ma anche da permettere di multare il condominio che compromette il sistema della differenziata, permettendo un minimo la tracciabilità del rifiuto (come tra l'altro già si fa, ma solo in pochi quartieri di Roma)?

Ok che non abbiamo soldi, ma allora perché il Comune spende quel poco che ha in investimenti maldestri e strategie inefficienti? Non c'è da meravigliarsi se poi ci si stufa e si abbandona il paese.Lettera firmata
*A nostro avviso il Comune non deve regalare alle famiglie contenitori da tenere in casa; a nostro avviso il Comune non deve aumentare o diminuire i cassonetti in strada: li deve togliere. Passando alla differenziata spinta porta a porta. Che è l'unico modo per risolvere non uno, ma una serie di problemi (raccolta differenziata, diminuzione della produzione di rifiuti, rovistaggio con tutto il mondo di racket che c'è dietro). Porta a porta spinto. Come a Milano, Parigi o Madrid. Perché non a Roma? Perché?-RFS

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