Magazine Attualità

Arriverà anche la fibra ottica di Enel

Da B2corporate @b2corporate
Che la fibra ottica sia un mercato in continua crescita e capace di attirare nuovi investitori non è un segreto. La notizia è che anche un colosso come Enel abbia deciso di entrare nel business, cambiando in questo modo l’intero panorama del mercato.
Secondo una nota rilasciata dallo stesso gruppo, il cda della società guidata da Francesco Starace ha «condiviso l'opportunità di utilizzare la rete elettrica gestita in Italia dalla controllata Enel Distribuzione per la realizzazione di una infrastruttura in fibra ottica accessibile a tutti gli operatori di tlc ed ha deliberato la costituzione di un'apposita società per azioni, al fine di poter avviare le attività finalizzate ad operare in tale settore».
Una nuova società, dunque, che attirerà probabilmente gli investimenti dei grandi operatori tlc, da Telecom a Vodafone, e, magari, anche Metroweb e Cassa Depositi e Prestiti. Una decisione che avrà molte conseguenze sul mercato, e che comunque non arriva come un fulmine a ciel sereno: meno di un mese fa era già circolata un’indiscrezione sul piano di banda ultralarga di Enel, che in origine avrebbe addirittura dovuto prevedere una newco per ogni diverso operatore, al fine di evitare ogni possibilità di litigio.
Ma perché Enel decide di esordire in questo mercato?
Ci sono soprattutto da considerare le sinergie presenti, come del resto fa notare lo stesso comunicato dell’azienda: l’idea sarebbe infatti quella di far passare la fibra nei cavi elettrici, approfittando della massiccia sostituzione dei contatori con quelli di nuova generazione che interesserà, a partire dalla prima metà dell’anno prossimo, più di 35 milioni di abitazioni. Il taglio dei costi rispetto alle attuali soluzioni, Fttc o Ftth che siano, sarebbe davvero rilevante, con una riduzione in rapporto di 4 a 1 rispetto alle altre modalità di posa. Tutto da definire, naturalmente, per la remunerazione che chiederà Enel relativamente al passaggio nei suoi cavi elettrici, dove dovranno dire la loro anche Agcom e l’Authority per l’Energia.
Sono anche già arrivate le prime reazioni, con TIM, l’ex Telecom Italia, che per bocca del suo amministratore delegato Marco Patuano ha manifestato la piena intenzione di collaborare con Enel in presenza di convenienza sul fronte economico.
Patuano ha dichiarato che se effettivamente l’abbattimento dei costi sarà di quanto ipotizzato la soluzione logica per l’operatore sia quella di una partnership con Enel, affittando a lungo termine la futura rete, in caso contrario opererà da sola. «Confermo che laddove Enel andasse a costruire» ha detto Patuano «non abbiamo nulla in contrario a verificare la possibilità di diventare acquirenti di infrastrutture, ma per periodi molto lunghi. Non certo un anno ma almeno 20 anni».
Qui, però, nascerebbe un ostacolo, perché nelle zone dove Enel vorrebbe operare almeno inizialmente (quelle a fallimento di mercato, visti anche gli investimenti governativi) due reti in fibra sarebbero troppe. «Ho detto a Starace: se il tuo prezzo è più basso del mio costo la scelta è abbastanza semplice, ma viceversa sarebbe un problema». Per Starace, quello prospettato da Patuano è uno «scenario razionale».
Per conoscere tutte le più convenienti offerte in fibra ottica attualmente disponibili sul mercato, anche per le aziende, basta collegarsi al comparatore di SosTariffe.it.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog