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Arte, personale di Mariella Cutrona a Partinico

Creato il 11 dicembre 2015 da Goodmorningsicilia
mariella cutrona

Mariella Cutrona

Italo Calvino ha scritto “una conoscenza fuori da qualsiasi codice non esiste”.

Per dipingere un soggetto, qualsiasi soggetto,  bisogna prima conoscere. Mariella Cutrona si sofferma in modo particolare sulla vita e ne estrae gli elementi essenziali per ricreare l’immagine del reale. Attraverso i colori esprime le sue emozioni e i concetti profondi,i messaggi complessi e sono sempre alla continua ricerca del superamento degli stereotipi.L’arte non le impone regole complicate da seguire,  si lascia guidare dall’ispirazione che trae da tutto ciò che la circonda e il colore gioca un ruolo importante, rivela molti aspetti della sua personalità.

“Come dire le combinazioni dei colori influenzano positivamente l’umore, riducono le tensioni e permettono di rientrare nelle  mie sensazioni, producono effetti positivi: maggiore concentrazione e consapevolezza di se. Traggo ispirazione dal singolo dettaglio, perfino dalle macchine allineate in fila nel traffico, dalle foglie che in autunno danzano come farfalle dai pensieri che affollano la mia mente”.

cavalli

Mariella, quali sono i colori a cui sei più affezionata?

In questo triste periodo storico per realizzare i miei lavori ho utilizzato spesso il rosso dell’amore, il giallo del sole, il verde della speranza, il bianco della luce. Colori che inneggiano alla vita per infondere speranza a chi osserverà con attenzione i miei dipinti.

Hai avuto un maestro o un ispiratore?

Al mio fianco ho avuto un grande artista, Luigi Ferrantelli,  che mi ha fatto conoscere la tarsia un’arte antica della lavorazione del legno, un’arte che risale al 1300, un tesoro prezioso che ho abbinato alla mia pittura. Un connubio importante, unico, speciale, che finalmente potrò mostrare a chi visiterà la  mostra .

Mostra dal 12 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016

Inaugurazione  alle ore 18 a Partinico (PA) in via Crocifisso  18

Francesco La Rosa con la collaborazione di Chiara Fici


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