Asp fidenza: lo spezzatino non regge.

IL 2° PIANO (SEGRETO) PER LO SPEZZATINO DI #ASPFIDENZA.
I NUMERI NON REGGONO.

Riteniamo importante informare l’opinione pubblica dei gravi contenuti del 2° Studio

di Fattibilità commissionato dai Sindaci del Distretto all’ASP dopo le ultime elezioni amministrative. Questo nuovo studio riguardava la fattibilità organizzativa e finanziaria di una ripartizione delle 9 strutture per anziani(più altri servizi minori) di cui circa 5 e mezzo date in gestione alle cooperative e 3 e mezzo che restavano all’ASP. Il risultato non poteva che essere in linea con il 1° Studio di Fattibilità, salvo che per una particolare indicazione lo ha peggiorato grandemente e mostra l’insipienza quando non la parzialità di questi amministratori.
Ecco il risultato: 884.000,00 euro di sbilancio con un aumento del 116% della perdita rispetto il Bilancio Preventivo del 2014. L’ASP perderebbe circa il 40% dei posti e le relative entrate a costi generali di poco variati. Ma non basta. C’è da aggiungere il differenziale costi/ricavi del CD di Noceto pario a 97.000,00 euro. Quindi siamo a circa un milione di euro di perdita. Chi Paga?
Ma anche questo non basta.
Nel caso della CRA “Citta di Fidenza” dai 97 posti accreditati gestiti da ASP ne sono stati sottratti 30 da dare ad una cooperativa perché palesemente secondo il manuale Cencelli dei Sindaci questo serviva ad equilibrare il rapporto distributivo fra Proges ed Aurora Domus. Operazione economicamente disastrosa perché secondo i criteri gestionali di separazione dell’accreditamento (che riguarda locali, personale servizi,ecc) occorrerà fare opere di ristrutturazione dei locali che costerebbero all’ASP 250.000,00 euro. Una vera pazzia.
Alla fine di questa brillante operazione dei Sindaci avremmo a Bilancio ASP, ora in pareggio,con un indebitamento ingiustificato di un milione di euro e un ulteriore ingiustificato indebitamento per altri 250.000,00 euro per investimenti alla “Citta di Fidenza”
Dobbiamo aspettarci anche una governance aziendale più addomesticata?
Questo 2° Studio di Fattibilità, fatto secondo le indicazioni dei sindaci, è secretato perché impresentabile perciò al fine di renderlo accettabile è da supporre che si chiederà un 3° Studio di Fattibilità ( e la cosa assume i toni comici se non fosse cosa seria) e se si vogliono mantenere l’attuale rapporto pubblico/privato non potranno fare altro che: a) aumentare non di poco le Rette b) diminuire la qualità del Servizio c) peggioramento delle condizioni contrattuali del personale e l’uso consistente della precarietà. Altra strada non se ne vede. Alcuni suggerimenti di risparmio non sono in grado di incidere veramente sugli sbilanci del progetto presentato. Tutto questo avviene perché appare giustificata l’impressione scritta dall’ex Commissario Prefettizio di Sissa Trecasali sulle scelte”in funzione della salvaguardia delle posizioni delle cooperative accreditate e non invece con riguardo agli interessi dell’ASP e dei lavoratori pubblici”.
I Comuni del Distretto hanno speso nell’ultimo anno circa 250.000,00 euro solo per investimenti essendo ASP in pareggio di Bilancio, davvero si faranno carico di un milione di deficit di Bilancio? Non ci crede nessuno. In alternativa la Legge Regionale prevede in caso di dissesto la chiusura delle ASP che comporterebbe il ritorno dei servizi ai Comuni come 30 anni fa, anzi alle cooperative è questo il disegno che si persegue? E inoltre tutto il personale ASP sarebbe trasferito alle cooperative il condizioni contrattuali e salariali peggiori oppure messi in mobilità e dopo 24 mesi licenziati se non assunti da pubbliche amministrazioni che hanno vincoli quasi assoluti per non assumere. L’USB chiede l’internalizzazione di tutti i servizi e grazie alla Legge 89/14 l’assunzione del personale delle cooperative. Questa è la migliore soluzione organizzativa e finanziaria finora prevista dagli Studi di Fattibilità fatti. Se ne dia attuazione.
Usb _ Unione Sindacale di Base – Parma
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