Italia 2013
Titolo Originale: Aspirante vedovo
Regia: Massimo Venier
Sceneggiatura: Massimo Venier, Ugo Chiti, Massimo Pellegrini
Cast: Fabio De Luigi, Luciana Littizzetto, Alessandro Besentini, Francesco Brandi, Roberto Citran, Bebo Storti, Ninni Bruschetta, Clizia Fornasier, Fulvio Falzarano, Andrea Bruschi, Stefano Chiodaroli, Paolo Pierobon
Durata: 84 minuti
Genere: Commedia
La trama in breve: Alberto Nardi è un piccolo imprenditore, sposato con la ricchissima Susanna Almiraghi, che il più delle volte gli paga i debiti. Entrambi stufi della loro relazione, continuano a portarla avanti ognuno per il proprio interesse: Alberto per i soldi, Susanna per tenacia. Presto però Susanna sarà vittima di un incidente aereo e Alberto erediterà tutte le sue ricchezze. Peccato che Susanna sull’aereo incidentato non vi è mai salita, perciò Nardi cercherà di escogitare un modo per uccidere sua moglie ed ereditare tutte le sue ricchezze.
Ah che belli i tempi in cui Fabio De Luigi faceva ridere!!! E non scherzo quando uso il passato imperfetto: nel periodo tra fine medie e per qualche anno delle superiori ho sempre adorato particolarmente Fabio De Luigi, un comico che mi ha sempre fatto ridere moltissimo in qualsiasi produzione fosse coinvolto, fosse con la Gialappa’s o a recitare in “Love Bugs” con la Hunziker e la Canalis poco importava: lui mi faceva ridere in maniera incontrollata. Piano piano però questa sua capacità è andata scemando e se in “Maschi contro Femmine” le parti vagamente interessanti sono quelle con lui in scena, ma con risate considerevolmente ridotte, le due produzioni “La peggior settimana della mia vita” e “Il peggior Natale della mia vita” sono sicuramente il punto più basso toccato da lui e dalla sua comicità. Prima di questo film.
Per la Littizzetto invece la storia è ben altra. Diciamo che è una monologhista decente la cui comicità ho sempre fatto fatica ad apprezzare appieno, della quale però mi sono sempre rifiutato di vedere un film completo. Semplicemente perchè è una comica che io devo prendere a piccole dosi. La ascolto per due o tre minuti e mi fa moderatamente ridere, al quarto minuto inizio a stufarmi, al sesto mi vien voglia di prendere ago e filo e cucirle la bocca (oppure un machete per tagliarle le corde vocali). E se tutti adorano il suo monologo ormai classico della Domenica da Fabio Fazio io sono uno dei pochi che fa veramente, ma veramente fatica a ritenerlo un appuntamento imperdibile della Domenica sera. Anzi.
Dico tutto questo perchè sinceramente sul film ho veramente poco, ma poco, ma poco, da dire. Si tratta fondamentalmente di un remake rivisitato ai giorni nostri del film “Il vedovo” con Alberto Sordi e Franca Valeri, che io a breve penso recupererò giusto per farne un piccolo confronto, che pretende spessissimo di essere una commedia divertente ma che non fa ridere nemmeno per sbaglio sfruttando per lo più i soliti triti e ritriti stili della commedia italiana di questi ultimi anni. Se dunque la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, magari con qualche risata il film si sarebbe potuto salvare, purtroppo però mancano pure quelle!
Voto: 3