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Assetto Corsa – Il vero driving simulator, tutto italiano

Da Videogiochi @ZGiochi
di Fabio Cecco D'Ortona

A circa un mese dal rilascio della versione 1.0, che nel frattempo è stata ulteriormente migliorata, cogliamo l’occasione per parlarvi di Assetto Corsa, il racing game tutto italiano sviluppato dai ragazzi di Kunos Simulazioni, sul quale spendemmo belle parole fin dalla versione Early Access lanciata su Steam mesi or sono. Nel 2014 i titoli di corse non sono stati particolarmente numerosi, e scartato Forza Horizon 2 arrivato su Xbox One, nemmeno in termini qualitativi si è assistito a qualcosa di davvero imperdibile, capace di spostare gli equilibri nella continua lotta – spesso a suon di remastered – tra le console giunte sul mercato da circa un anno. Come spesso accade, a beccarsi un simulativo degno di questo nome sono stati i PC gamer, che grazie all’abilità ed alla maestria del team di sviluppo succitato possono cimentarsi in modalità di gioco offline ed online, a bordo di alcuni dei bolidi più rappresentativi del mercato attuale, o del motorsport degli anni che furono.

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LA POTENZA È NULLA SENZA CONTROLLO

Gareggiare su alcuni dei tracciati più apprezzati di sempre, da Spa Francorchamps a Imola, da Monza (anche in versione anni ’60) a Vallelunga e Silverstone, a bordo di alcune auto iconiche come la Shelby Cobra, la McLaren MP4-12C, LaFerrari, la F40 o la 599xx, la Pagani Zonda R e la Huayra, o di alcune monoposto da Formula 1 quali la Ferrari 312T o la Type 49 della Lotus, è sempre stato il sogno dei tanti appassionati del mondo delle corse. I più fortunati sono scesi davvero in pista, con auto elaborate di proprietà o noleggiate, tutti gli altri tentano da anni di rimediare a questa mancanza tramite un qualche tipo di simulatore. Assetto Corsa è ormai un titolo maturo, un titolo che a distanza di oltre tre anni di sviluppo è uscito fuori dal suo guscio sperimentale – di progetto di proporzioni ben più ristrette di quelle attuali – per donare ad ogni appassionato un po’ di sana simulazione, sviluppata da chi nel settore sa il fatto suo. Una quindicina di piste, una quarantina di auto, questo è il pacchetto base del videogame targato Kunos Simulazioni, ma la lista dei contenuti è in continuo aggiornamento: arriveranno DLC e il web è intasato di mod che estendono a dismisura il parco auto e il numero di tracciati, ma oltre i banali numeri c’è dell’altro, molto altro in verità, che permette ad Assetto Corsa di offrirsi al pubblico come un simulatore di per sé già ottimo, ma con del potenziale ancora inespresso, che quasi sicuramente verrà sfruttato nel corso degli anni. Parliamo del sistema di guida sopraffino e che, da prassi, per essere compreso e gustato appieno richiede l’utilizzo di un ottimo volante; soltanto così riuscirete a migliorarvi giro dopo giro, ad essere più precisi nell’ingresso in curva o nel domare i tanti cavalli di alcune delle auto presenti, compito che si rivelerà piuttosto arduo a chi vorrà cimentarsi con un normale pad (o peggio, con la tastiera), senza alcun aiuto alla guida attivato. Il force feedback dona inoltre quella sensazione di realismo che altrimenti verrebbe meno, vi sentirete dentro il veicolo, scorrazzando a velocità folli, in staccate e cambi di traiettoria repentini che potrebbero farvi perdere il posteriore, contrastando il ritorno di forza e la perdita di aderenza, facendola franca per una volta, o forse no. In pista vige la regola del rispetto, soprattutto nelle modalità online, ma c’è bisogno dei giusti attributi e della giusta abilità per stabilire un gran giro; derapare, saltare con troppo vigore sui cordoli, mettere due ruote sull’erba, potrebbero portarvi all’errore o ad arrecare danni alla vostra vettura. Una staccata troppo brusca, a cui segue un eventuale bloccaggio delle gomme, quasi sicuramente peggiorerà le perfomance del vostro treno di pneumatici: Kunos Simulazioni per quanto concerne quest’aspetto non si è fatto mancar nulla, riproducendo un consumo delle gomme (vale lo stesso per il consumo di carburante) esemplare; coperture vittima degli spiattellamenti, che non solo porteranno ad un decremento delle prestazioni ma anche a vibrazioni sul volante di gioco, così come delle problematiche più comuni viste nel passato recente anche in Formula 1 e non solo: il blistering (si verifica quanto la parte di gomma vicino alla carcassa si surriscalda, creando bolle d’aria che portano ad un principio di distacco della gomma in diversi punti) o il graining, che si verifica nella prima fase di utilizzo del pneumatico, quando le gomme sono sollecitate prima di aver raggiunto la temperatura ottimale. Situazioni a cui potrete ovviare mantenendo uno stile di guida pulito, utilizzando il giusto carico (sfruttare la scia, ad esempio, lo ridurrà notevolmente) e riscaldando i pneumatici in maniera graduale ed attenta. Non solo, perché all’eccellente feedback di guida si aggiunge un motore fisico entusiasmante, vi basti osservare la corsa delle sospensioni, con relative oscillazioni, che avvertirete fin dentro l’abitacolo della vettura, saltando su un cordolo ad esempio, o ancor meglio visualizzando un vostro replay. Di grande importanza quindi, l’assetto iniziale, il setup tramite cui potreste guadagnare qualche decimo di secondo a giro, una volta che la vostra esperienza nel titolo sarà piuttosto importante (non vi aspettate miracoli se non siete bravi in questo genere di giochi o avete poca pratica su Assetto Corsa); modifiche sugli ammortizzatori, alla barre antirollio, al differenziale, all’aerodinamica, alla quantità di carburante, alla pressione ed alla mescola delle gomme montate. Non tutto, però, appare lucido e splendente: il sistema di danni inserito è a dir poco improvvisato, necessiterebbe al più presto di un bel fix, e le collisioni con gli altri mezzi spesso non sono credibili, in particolar modo quelle contro le auto governate dalla CPU, che sembrano piantate sull’asfalto sia nel caso in cui vengano tamponate, sia che si rendano assolute protagoniste di una condotta antisportiva, come del resto spesso avviene a causa di un’IA fin troppo aggressiva nella modalità carriera e negli eventi speciali.

Le modalità di gioco presenti vanno dalla semplice pratica alla carriera, passando per gli eventi speciali inseriti già nel formato Early Access del titolo, fino al multigiocatore. Partiamo col dire che la varietà non è esaltante, ma accettabile, dato che tra time attack, gare contro avversari gestiti dalla CPU, drift e drag, il team di sviluppo è riuscito a tenere vivo l’interesse per le modalità offline, ma è la loro realizzazione a farci storcere il naso. In particolare, la tanto attesa carriera che alla fine dei giochi s’è rivelata piuttosto insignificante – non che nei veri simulatori avesse mai avuto una grande importanza prima d’ora – per concept, sviluppo, proposte, che di fatto ricalcano quelle viste negli eventi di cui sopra, con la particolarità che in questo caso c’è una suddivisione per campionati (undici in totale), che raggruppano le diverse categorie di auto presenti nel titolo. Ben più stimolanti, al contrario, le sessioni online, grazie alle quali potrete cimentarvi in weekend di gara completi (disponibili anche offline, ma volete mettere l’emozione di confrontarsi contro avversari reali? NdR), che appaiono ottime e stabili, ma anch’esse rivedibili a causa del lag presente nelle gare in cui si arriva al numero massimo di piloti consentiti: trenta. Buono il sistema di pit-stop, elemento che dona ulteriore realismo a tutto l’impianto di gioco, ma discutibile l’assenza di qualsivoglia bandiera di segnalazione – in caso di incidente o fuori pista – che speriamo il team di sviluppo inserisca quanto prima, sia per aiutare il gioco (soprattutto online) a farsi più interessante, sia perché l’attenzione nei dettagli rappresenta l’unico modo per elevare a gioco simulativo definitivo questo Assetto Corsa, che al momento può competere a raggiungere quel traguardo, ma ha ancora tanta strada da fare dinnanzi a sé.

QUEL CHE SARÀ…

All’esperienza simulativa sopra descritta, Kunos Simulazioni ha affiancato una interfaccia di gioco leggera ed assolutamente funzionale. Sebbene anche in quest’ambito siano state rilasciate svariate mod atte ad aggiungere chicche che ai puristi non dispiaceranno affatto, le informazioni selezionabili – quindi attivabili – sono tante, già nella versione base di Assetto Corsa. A questo punto, starà a voi piazzarle all’interno dello schermo, in modo tale da avere sempre a portata di mano una serie di dati utili per l’elaborazione di un nuovo assetto, o che vi permettano di tenere sotto controllo i fotogrammi per secondo a cui il titolo gira sul vostro PC, il G meter, la differenza dei tempi stabiliti su giro per ogni settore e così via. Non solo, perché è la telemetria in fin dei conti a rappresentare il vero fiore all’occhiello dei tool offerti in Assetto Corsa, e tramite un sistema di replay di semplice utilizzo potrete addirittura salvare le vostre gesta, per farne motivo di vanto con gli avversari o coi vostri amici. Il team di sviluppo ha così offerto al giocatore tanta libertà e l’idea di sviluppare un tipo di HUD personalizzabile e molto flessibile, dinamico, rappresenta un valore aggiunto: potrete impostare la visuale preferita, ma soprattutto modificare il FOV ed il livello di zoom di quella interna, che rappresenta il compromesso ideale per cimentarsi in titoli di questo genere, restituendo risultati esaltanti anche grazie alle ottime animazioni delle mani, coi relativi movimenti delle braccia, sul volante.

Perizia riscontrabile generalmente in tutto il settore tecnico-grafico, che assume la sua importanza soprattutto su configurazioni high-end, per mezzo delle librerie DirectX 11 da un lato e dall’attenzione nel ricreare i modelli delle autovetture e delle piste dall’altro. Tuttavia non mancano alcune perplessità in merito: alcune auto appaiono meno “in forma” di altre, non soltanto dal punto di vista estetico, e i dettagli a bordo pista di svariati tracciati non sono affatto esaltanti (Trento Bondone su tutte). Per molti questi saranno soltanto aspetti marginali, a cui il team di sviluppo potrà comunque mettere mano in un prossimo futuro, ma dalla versione 1.0 ci aspettavamo forse qualcosa in più a riguardo. Se non altro, la costosa tecnologia Laserscan utilizzata per le piste è servita a renderle identiche a quelle reali, per distanze, dislivelli e quindi percorrenza. Rimangono migliorie da apportare, a livello di texture, di vegetazione o di aspetti di contorno come la gente sugli spalti, non meno importanti gli ancora irrisolti problemi che vedono non supportati gli impianti audio 5.1 e 7.1; una pecca piuttosto grave tenuto conto delle stupende campionature dei rombo motore e dell’effettistica a corredo, che potrebbe minare un po’ l’immersione nel gioco obbligandovi a dover ricorrere ad un impianto 2.1 o all’utilizzo di un paio di cuffie stereo. Insomma, si tratta di un titolo molto valido, ma con diversi spigoli vivi da smussare, che nel tempo non potrà far altro che migliorare, apparendo così più in forma che mai.

Assetto Corsa – Il vero driving simulator, tutto italiano


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