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@AstroSamantha: “Finalmente lo spazio osserva il TNG”

Creato il 01 aprile 2015 da Sabrinamasiero

Un gruppo di astronomi del TNG scatta delle foto notturne alla scia della Stazione Spaziale e Samantha Cristoforetti risponde con alcuni scatti dell’Isola di La Palma, Canarie, sede del maggiore telescopio italiano.

La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è l’avamposto spaziale in orbita attorno alla Terra a circa 400 chilometri di quota. Il Telescopio Nazionale Galileo (TNG), simbolo della tecnologia e della ricerca italiana, è l’avamposto atlantico della ricerca astronomica nell’Isola di La Palma (Canarie) a quasi 4 000 chilometri di distanza dall’Italia. Per un istante questi due avamposti si sono fermati per raccontarsi con uno scatto fotografico.

Dal 23 novembre scorso, a bordo della ISS c’è l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Samantha Cristoforetti.

Con i primi transiti della ISS visibili sopra La Palma e con le varie fotografie scattate al cielo notturno nelle notti osservative, un gruppo di astronomi del TNG hanno iniziato a coltivare un’idea: Samantha, il TNG scatta una foto a te, tu scatti una foto a noi!

Così, sette astronomi hanno preparato le loro attrezzature, cavalletto e corpo macchina, giubbotti e sciarpe per ripararsi dal freddo e dal vento ostinato, e sono saliti a 2400 metri di quota. E dopo conti minuziosi e dettagliati alla ricerca del miglior transito, dopo la ricerca della migliore posizione dove immortalare la scia della

Fasi di preparazione per lo scatto fotografico della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Crediti: Vincenzo Guido/FGG-TNG.
Fasi di preparazione per lo scatto fotografico della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Crediti: Vincenzo Guido/FGG-TNG.

ISS con la sagoma del telescopio dentro il campo di vista della macchina, in una serena notte di febbraio hanno immortalato il passaggio della ISS. Una selezione delle foto migliori sono state inviate a Samantha assieme ad una nostra foto-ricordo.

Scatto fotografico alla scia della ISS. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.

Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.
Scatto fotografico alla scia della ISS da parte del gruppo di astronomi del TNG. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti. Crediti: FGG-TNG.

La scia della ISS nei sei scatti degli astronomi del TNG. Erano visibili oltre alla Luna e Venere, anche Marte, Urano, la cometa C/2014 Lovejoy, le galassie M31, M33, le Pleiadi e alcuni ammassi. Le foto sono state inviate a Samantha Cristoforetti.

La scia nasceva proprio accanto al telescopio regalandoci delle suggestive immagini in quei pochi minuti di visibilità della ISS, che si muoveva come un puntino luminoso, brillante quasi quanto lo era Venere.

Emilio Molinari, Direttore del Telescopio Nazionale Galileo e parte del gruppo di fotografi, racconta che “è stato un modo di condividere il cielo del pianeta Terra con qualcuno di speciale, con una astro-collega che viaggia in quella distesa di stelle che osserviamo tutte le notti. E, per una volta, una stella ha osservato il TNG!”.

Coordinate alla mano, noti istante e posizione della ISS sopra l’Arcipelago delle Isole Canarie, anche Samantha ha fatto lo stesso: nella tarda serata del 26 marzo ha immortalato l’isola di La Palma dove, a 2400 metri di quota sull’enorme cratere, la Caldera de Taburiente, sorge uno dei più grandi osservatori astronomici al mondo, l’Osservatorio del Roque de Los

Il gruppo del TNG che ha partecipato all’impresa. Da sinistra a destra: Massimo Cecconi, Marco Pedani,  Sabrina Masiero, Manuel Gonzales, Emilio Molinari, Vincenzo Guido e Gloria Andreuzzi. Crediti: FGG/TNG
Il gruppo del TNG che ha partecipato all’impresa. Da sinistra a destra: Massimo Cecconi, Marco Pedani,
Sabrina Masiero, Manuel Gonzales, Emilio Molinari, Vincenzo Guido e Gloria Andreuzzi. Crediti: FGG/TNG

Muchachos cui il TNG fa parte. A guardarli dal punto più alto, El Mirador del Roque de Los Muchachos, il TNG sembra un fungo bianco insieme ad altri 14 telescopi, disperso sul bordo di un mare di nuvole e oceano. E per una sera è diventato il centro dell’obbiettivo di Samantha.

Le foto di Samantha Cristoforetti all’Isola di La Palma, sede del Telescopio Nazionale Galileo.  E’ ben visibile l’airglow di colore verde-arancio, caratteristico dell’Ossigeno (OI) oltre i 100 chilometri di altezza, e le stelle sullo sfondo. Le scie che si formavano sulle Isole Canarie sono le scie di von Kármán che si formano in fluidodinamica. Crediti: Samantha Cristoforetti/NASA/ESA/ASI.
Le foto di Samantha Cristoforetti all’Isola di La Palma, sede del Telescopio Nazionale Galileo.
E’ ben visibile l’airglow di colore verde-arancio, caratteristico dell’Ossigeno (OI) oltre i 100 chilometri di altezza, e le stelle sullo sfondo.
Le scie che si formavano sulle Isole Canarie sono le scie di von Kármán che si formano in fluidodinamica. Crediti: Samantha Cristoforetti/NASA/ESA/ASI.
Una parte dell’Arcipelago delle Isole Canarie. Le nuvole coprono la parte orientale dell’Isola di La Palma (la prima sulla sinistra), fenomeno legato ai venti Alisei che tendono a creare formazioni nuvolose solo in quella parte dell’Isola. Il pallino verde indica la posizione del Telescopio Nazionale Galileo. Crediti: Samantha Cristoforetti/NASA/ESA/ASI.
Una parte dell’Arcipelago delle Isole Canarie. Le nuvole coprono la parte orientale dell’Isola di La Palma (la prima sulla sinistra), fenomeno legato ai venti Alisei che tendono a creare formazioni nuvolose solo in quella parte dell’Isola. Il pallino verde indica la posizione del Telescopio Nazionale Galileo. Crediti: Samantha Cristoforetti/NASA/ESA/ASI.

Samantha Cristoforetti ha annunciato con un tweet il simpatico scambio di fotografie:
“Galileo ha osservato lo spazio: finalmente lo spazio osserva Galileo! Ciao Canarie, ciao Telescopio Galileo!”

@AstroSamantha e il TNG. Crediti: @AstroSamantha/Twitter?NASA/ESA/ASI
@AstroSamantha e il TNG. Crediti: @AstroSamantha/Twitter?NASA/ESA/ASI
@AstroSamantha e il TNG. Crediti: @AstroSamantha/Twitter?NASA/ESA/ASI
@AstroSamantha e il TNG. Crediti: @AstroSamantha/Twitter?NASA/ESA/ASI

Grazie Samantha: sei invitata a venirci a trovare al TNG! 

Questo il nostro video che mostra le fasi di preparazione all’osservazione della ISS. Faceva freddo davvero quella sera di febbraio. Crediti: Vincenzo Guido/FGG-TNG
Link @AstroSamantha: https://twitter.com/hashtag/Canarie?src=hash
Avamposto 42: http://avamposto42.esa.int/futura/
Facebook – Samantha Cristoforetti: https://www.facebook.com/ESASamanthaCristoforetti?fref=ts

Telescopio Nazionale Galileo (TNG): http://www.tng.iac.es/
Twitter TNG: @TNG Telescope
Facebook TNG: https://www.facebook.com/TelescopioGalileo

Una press release simile e’ stata pubblicata anche su Media INAF. L’ho scritta io.


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