È solo la seconda volta nella storia dell’atletica italiana che un azzurro centra la finale del salto in alto in un Campionato del Mondo indoor. Otto anni fa era riuscito nell’impresa Giulio Ciotti, settimo a Mosca; oggi è stato Marco Fassinotti a firmare l’impresa, superando le qualificazioni della tarda mattinata grazie a un percorso di gara privo di errori fino alla misura di 2,25. Il neo primatista nazionale della specialità si è poi fermato ai successivi 2,28, comunque non necessari per entrare negli otto finalisti. “Non sono del tutto soddisfatto della mia gara” ha dichiarato al termine, “ma ciò che conta è che ora sia in finale, forse con un pizzico di fortuna. Domani cercherò innanzitutto di divertirmi, provando a liberarmi dalla tensione che ho accusato stamattina. Riguardo alla superficie di gara posso dire che è veloce e non ti permette correzioni per eventuali errori durante la rincorsa. In queste ore proverò meglio la pedana”.
Si ferma invece in semifinale l’avventura iridata dell’altro torinese Fabio Cerutti, settimo nei 60 piani con il tempo di 6’’71. Si è fermato alle batterie Paolo Dal Molin, impegnato stamattina nei 60 ostacoli. L’azzurro nato in Camerun ma residente in provincia di Alessandria ha colpito il primo ostacolo della sua gara, compromettendo il resto della corsa; 7’’76 il crono finale, due centesimi superiore all’ultimo tempo di ripescaggio per il turno successivo.
Nella giornata conclusiva di domani, le ultime speranze di medaglia si concentrano dunque su Marco Fassinotti. Il podio sembra lontano, con il russo Ukhov, primatista mondiale stagionale, e Barshim (Qatar) favoriti per i metalli più preziosi. Ma nei primi due mesi di stagione Fassinotti ha già regalato ai suoi tifosi parecchie emozioni e più di una sorpresa.
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