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Attacchi di Fame: da cosa dipendono?

Creato il 10 aprile 2013 da Federina

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Attacchi di fame: si sente sempre più spesso parlare di attacchi incontrollati di fame che hanno dei condizionamenti non soltanto sulla salute fisica ma anche sul benessere psichico (il rapporto tra fame e psiche è molto più stretto di quanto si pensi) tanto da essere considerati anche nel loro aspettopatologico quando, per intensità e frequenza, mettono a rischio la salute di chi li subisce.
Occorre, dunque, sistematizzare la nozione di "attacchi di fame" in modo da avere un quadro completo di cosa si tratti, di individuare metodi per riconoscerli e fronteggiarli oltre ad avere conoscenza di quali rischi si corrono quando, piuttosto che occasionali, essi diventano periodici e ripetuti nel tempo.

CHE COS'E' LA FAME?

 

Innanzitutto bisogna chiarire il concetto di "fame": la fame è un bisogno fisiologico? Un tempo, quando le risorse alimentari erano scarse e non c'erano molte sollecitazioni riguardo al cibo poteva essere così. Oggi l'evoluzione ha comportato una modificazione: non si mangia solo per rispondere ad un istinto di sopravvivenza. Mangiamo con il gusto, ma anche con l'olfatto, con il tatto e perchè no con l'udito (quanti di noi giudicano una lattuga dalla croccantezza e dal rumore che fa?).
Si mangia con i sensi, dunque, ma non solo. Vi sono molti altricondizionamenti che rendono complesso il nostro modo di alimentarci: basti pensare alla pubblicità e il marketing che ci propinano immagini di prodotti alimentari; per non parlare della cronaca che ci riporta notizie di frodi alimentari che condizionano il nostro modo di approcciarci all'acquisto e al consumo di cibo. Per non parlare dei condizionamenti culturali: un tempo "grasso era bello" e dunque si cercavano cibi altamente nutrienti. Oggi il mito occidentale del "bello e magro" ci porta a consumare cibi artefatti (basti pensare ai sostituti del pasto) e farci sentire influenzati dalla dieta moda del momento. Tutti questi fattori rendono molto complicato il rapporto con il cibo e rendono difficile la collocazione della fame come bisogno solo fisiologico o anche psicologico, culturale e sociale.

CHE COS'E' L'ATTACCO DI FAME

 

L'attacco di fame è, quindi, quel bisogno incontrollabile di mangiare alimenti, quasi prevalentemente dolci. Il soggetto che ha un attacco di fame (in percentuale sono più le donne che gli uomini) spesso non si rende conto perchè il cervello non trasmette questo comportamento come anomalo e patologico. Questo perchè se si comincia a mangiare un dolce (cioccolata, biscotti, gelato) nell'organismo si verifica un picco insulinico destinato - nel breve periodo - a tracollare conn conseguente ricerca di zuccheri. Un soggetto non può "prevedere" quando arriverà un attacco di fame poichè questo è assimilabile ad una sorta di raptus che spinge alla ricerca incontrollata di cibo.

L'attacco di fame capita a chiunque, sia di giorno che di notte. Essere colti da una sorta di raptus che porta a voler ingurgitare a tutti i costi qualcosa può essere dettato da un impulso nervoso e non da vera e propria fame. Probabilmente stiamo vivendo un momento di stress che ci induce ad aprire il frigo o a curiosare in cucina alla ricerca spasmodica di cibo. Agli attacchi di fame segue una condizione psicologica particolare per cui ci si sente in colpa, si avverte disagio e preoccupazione con la possibilità di cadere nella trappola del "cane che si morde la coda" e cioè che aumentando lo stress, per conseguenza aumentano gli attacchi di fame in una spirale senza fine.

A meno che non si soffra di patologie piuttosto serie come la bulimia, per cui è necessario rivolgersi ad uno specialista, si possono adottare dei piccoli trucchi per non cedere a questi impulsi incontrollabili. Vediamo quali:

RIMEDI CONTRO GLI ATTACCHI DI FAME

 

Questi rimedi vengono meno nel momento in cui l'attacco di fame non è una cosa occasionale dovuta ad un momentaneo momento di stress e nervosismo ma quando assume le forme di patologie ben più serie (la bulimia ad esempio o i BINGE EATING DISORDER).


1) cercare di resistere al primo impulso irrazionale distraendosi con altre attività o hobby in modo da recuperare la dovuta calma e serenità; 
2) se gli attacchi avvengono perchè trascorriamo molto tempo in casa allora è bene crearsi una distrazione: un corso di formazione, un corso di scrittura creativa, una passeggiata, una seduta dall'estetista
3) se gli attacchi avvengono perchè ci dà stress un luogo chiuso (l'ufficio, la casa) uscire all'aria aperta per qualche minuto
4) prepararsi per tempo delle tisane che siano gradevoli anche fresche (ad esempio quella al finocchio) in modo da bere a sazietà con il duplice obiettivo di depurarsi e sgonfiarsi. Ma una tisana alla gramigna, ad esempio, è doppiamente utile perchè dà senso di sazietà; 
5) le donne in gravidanza possono essere soggette frequentemente, anche più volte al giorno, ad attacchi di fame: d'altronde ciò è comprensibile e giustificabile per via dello sconvolgimento ormonale che la gravidanza inevitabilmente comporta. In questo caso limitare al massimo di tenere alla portata bevande zuccherine o snack e privilegiare frutta, cerali e yogurt. La frutta (soprattutto alcuni tipi come ad esempio le ciliegie o le pesche sono dolci e sono gratificanti; 
6) non andare al supermercato quando si è stressati (dopo il lavoro oppure dopo un'ora di traffico): si tende a mettere nel carrello alimenti scarsamente utili dal punto di vista nutrizionale. Viceversa se si è maggiromente predisposti e meno stressati si può "approfittare" per farsi scorta di frutta fresca, yogurt, snack ai cereali; 
7) lavare e pulire carote efinocchi e tenerli in frigo: meglio sgranocchiare questi concentrati di vitamine e minerali piuttosto che taralli e biscotti al cioccolato; 
8) evitare di stare troppo tempo digiuni. Un digiuno prolungato sottopone il nostro organismo ad ulteriore stress ed alimenta il nervosismo. A metà mattinata uno yogurt o una barretta ai frutti rossi vanno benissimo. 
9) tenere a portata di mano il numero di telefono di un'amica: a volte la solitudine ci porta a dirottarci verso il frigorifero; 
10) consultarsi con un erborista di fiducia per cominciare una cura a base di erbe che portano calma e serenità.

 


 

Con pochi ma utili accorgimenti è possibile limitare non solo i danni che gli attacchi di fame provocano ma gli attacchi stessi: l'antico detto"mens sana in corpore sano"è più che mai attuale e queste semplici indicazioni ci fanno comprendere come il benessere fisico (e la linea) dipendono moltissimo anche dal benessere psichico.


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