Magazine Diario personale

Attese

Creato il 26 giugno 2012 da Povna @povna

Much is left to tell (sempre con il solito Beckett), ma la ‘povna ha poco tempo. Non quello reale, per la verità; perché – nonostante l’esame che continua (la terza prova è andata bene, grazie), la commissione tosta, le partite, le serate, le birrette, la visita a casa sua della Testarda (oggi), una corsa veloce nella città della stazione nota a prendere il più bell’affare dell’estate (una magnifica nuvola di velo, leggera come il vento) per il matrimonio dell’anno, la festa dei quarant’anni di Viola che avanza (e la ‘povna deve ancora inventarsi un bel regalo) – diciamo la verità, la giornata, nei fatti, resta lunga. Eppure. Eppure, sarà che per sedare la sua storica (in senso referenziale) ansia, si siede alla scrivania e produce (e manda a Calvin, per tutti) riassunti su riassunti (Destra e Sinistra storiche, Crispi, Colonialimo, Giolitti, seconda rivoluzione industriale), sarà il calendario da incastrare al millimetro (perché ai riassunti fanno seguito gli incontri di gruppo, e poi pure quelli singoli, e tutto deve fare gimkana elegante con l’inizio degli orali, sarà, infine, che oggi escono i risultati di tutti, ma la ‘povna ha l’impressione – sensazione rara, e per questo assai bizzarra – di avere praticamente esaurito nel reale ogni necessità di rielaborazione narrativa.
Per fortuna (lo ha già detto) in questi casi esiste il calcio. E dunque, rispondendo anche all’invito di Paluca, che la aspetta, medita due parole su questi quarti, in vista delle semi-finali. Sono andati, va detto, in maniera abbastanza ovvia (e come in molti – ‘povna e Paluca inclusi – avevano previsto). E l’Italia ha spazzato via, con un po’ di sfortunata fortuna (perché il match poteva essere vinto con anticipo) una ciabattosissima Inghilterra, regalando la sensazione che il problema resti – e bello forte – l’attacco (anche se: risolto il problema Maggio, fortunatamente diffidato, per la prossima volta, vogliamo cortesemente far ritornare in panchina Montolivo?), e pure diversi palpiti alle coronarie. Della Germania, c’è poco da dire (e qualcosa lo ha già detto, sia qui, sia con Corto nel botta e risposta): la difesa va migliorata, verissimo: eppure resta quanto c’è di meglio su piazza, e c’è ben poco da scherzare. Il tiki taka della Spagna, a lungo andare, si è rivelato un poco irrilevante (contro una Francia noiosetta). Anche loro hanno qualche problema con l’attacco. E però noi abbiamo l’auto-proclamato genio Balotelli (grazie Viv), un grande Cassano forzatamente a mezzo servizio e (speriamo!) ora Diamanti. Quelli hanno Fabreguas, i due Xavi, Iniesta – e si possono permettere di tenere in panchina Jesus Nava e Torres, scusate se è poco. Resta il Portogallo, che aveva cominciato in sordina (ma nel girone della Germania, va detto), e poi ha preso coraggio. Anche se la ‘povna continua a pensare che da questo punto di vista la partita con la Cechia sia poco rilevante, visto che è stata un ping pong tra il (bravo, e simpaticissimo) Chech e Cristiano Ronaldo. Il concetto di squadra, spiace, ma è altra cosa.
Sia come sia, le quattro sono queste. E – mentre l’ansia per i risultati dell’Onda, in sottofondo, cresce – la ‘povna inganna l’attesa coi pronostici. Il replay europeo di Spagna-Portogallo secondo lei si conclude a favore di Casillas, proprio come in Sud-Africa. E, quanto all’altro match, per favore, non crocifiggetela: lei spera di essere smentita, e tiferà Italia convintamente. Ma passa la Germania.


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