Aumenta il commercio mondiale di armi. Il primo importatore è l'India

Il commercio mondiale delle armi è cresciuto di circa un quarto negli ultimi quattro anni, con una nuova crescita soprattutto nei paesi più poveri con l’India a farla da padrone:  è il più grande importatore mondiale di armi.
Le statistiche pubblicate dalla Stockholm International Peace Research Institute indicano che la domanda dalle economie emergenti - in particolare India - ha guidato il volume di trasferimenti di armi in tutto il mondo tra il 2007 e il 2011 ad un livello del 24% superiore a quello dei quattro anni precedenti.
Accanto all'India i cinque maggiori importatori di armi sono oggi tutti gli stati asiatici, secondo i dati, suscitando timori di una corsa agli armamenti in una regione ancora in una povertà profonda.
"L'India è stata a lungo un acquirente importante di armi. Ora è il più grande del mondo", ha dichiarato Pieter Wezeman, ricercatore presso l'istituto.
Wezeman riferisce che la situazione dell’India è in parte dovuta al fatto che Delhi ha fondi da spendere , ma anche perché  la Cina ha la capacità di  produrre da sola le armi.
L'India sta importando il doppio delle armi della Cina, il suo principale rivale regionale. Tre altri grandi destinatari di armi nel periodo 2007-2011 sono stati Corea del Sud, Pakistan e Singapore.
Un recente accordo indiano , 126 aerei da combattimento per un valore di circa  £ 10 miliardi,  ha scatenato una concorrenza feroce. Il velivolo francese Rafale è favorita per vincere l'appalto nonostante le pressioni esercitate da David Cameron per l'Eurofighter Typhoon, che è un terzo britannico. Secondo alcune stime, l'India spenderà più di £ 100 miliardi di armi e sistemi nei prossimi 15 anni.
Manoj Joshi, un esperto di sicurezza e giornalista a Delhi, ha detto che l'India stava cercando di superare decenni di investimenti insufficienti. Ci sono offerte di altri aerei da combattimento, aerei da trasporto, sottomarini e una serie di navi da guerra. Mezzi pesanti , armi leggere e artiglieria avevano bisogno di sostituzione, funzionari indiani dicono.
Le tensioni tra Cina e India sono aumentati negli ultimi anni, Pechino è diventato uno dei maggiori fornitori di armi  del Pakistan .
Joshi ha detto che  l’insititute  ha esagerato con le cifre sulle spese dell’India . "Molti degli annunci  degli acquisti avranno bisogno di  anni e anni per essere effettivamente attuate o non verificarsi affatto. Le somme effettivamente spese sono più modeste," ha detto.
Molti temono problemi di corruzione nei paesi in cui la corruzione è endemica. Un numero di imprese sono state bandite dalla vendita in India da parte delle autorità, dopo indagini di corruzione.
I dati mostrano inoltre che i fornitori leader hanno  continuato a fornire armi ai paesi del Medio Oriente durante la primavera araba. Nonostante una revisione nel 2011 delle sue politiche di trasferimento di armi verso la regione, gli Stati Uniti rimangono  un fornitore principale sia per la Tunisia e l'Egitto.
Nel 2011, gli Stati Uniti hanno consegnato 45 carri armati M-1A1 in Egitto e ha accettato di consegnarne altri 125.
"Un embargo sulle armi alla Libia è stato generalmente rispettato ma ora è stato tolto e così possiamo vedere una ripresa delle esportazioni [a Tripoli]. In Egitto gli Stati Uniti hanno  deciso di non modificare le politiche di esportazione e hanno  continuato a fornire armi [al governo] e i mezzi finanziari come aiuti militari per l'acquisto " ha detto Wezeman.
L'istituto sottolinea anche il ruolo continuo della Russia nelle forniture di armi alla Siria. Le consegne hanno contribuito ad un aumento del 580% del volume delle importazioni di armi siriane tra 2002-2006 e 2007-11, dice il rapporto.
"La Siria non è un mercato importante per la Russia ma la Russia è stato di gran lunga il più grande fornitore ", ha detto Wezeman. "La Russia ha chiaramente indicato che continuerà a fornire il regime di Assad, nonostante ciò che sta accadendo."
Gli Stati Uniti restano di gran lunga il più grande fornitore mondiale di armi. Un recente accordo con l'Arabia Saudita per velivoli da combattimento potrebbe valere 30 miliardi di dollari per decenni.