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Aumento delle condanne a morte in Africa

Creato il 01 aprile 2015 da Marianna06

 

 

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Aumentano le condanne a morte in Africa, nonostante l’impegno abolizionista di molti paesi del continente: lo rivela un rapporto pubblicato oggi da Amnesty International, secondo il quale a pesare in modo decisivo sono le sentenze emesse dalle magistrature di Egitto e Nigeria.

Stando all’organizzazione non governativa, nel 2014 nel primo di questi due paesi le condanne alla pena capitale sono state almeno 509, a fronte delle 109 dell’anno precedente. Un incremento, sottolineano i ricercatori di Amnesty, dovuto all’inasprirsi della repressione del movimento dei Fratelli musulmani e in generale dei gruppi islamisti che si oppongono al governo dell’ex generale Abdel Fattah Al Sissi. Tra i casi più eclatanti è citata la condanna a morte di ben 183 imputati in un processo di massa celebrato a giugno.

In cima alla classifica dei paesi africani dove le condanne a morte sono state più numerose c’è però la Nigeria. Nel 2014 i casi accertati sono stati 659, a fronte dei 141 dell’anno precedente. Anche in questo paese sono stati diversi i processi collettivi conclusi con numerose condanne a morte, specialmente in relazione al conflitto tra l’esercito di Abuja e il gruppo islamista Boko Haram.

In un solo caso 70 militari sono stati condannati a morte con l’accusa di insubordinazione e ammutinamento.

In calo nel continente nel suo complesso, invece, le esecuzioni capitali. A sud del Sahara, in particolare, sono diminuite in un anno da 64 a 46. A livello globale, denuncia Amnesty, nel 2014 le condanne a morte state almeno 2466, con un incremento.

    

        a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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