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‘AVOLO Bis

Creato il 10 agosto 2010 da Renzomazzetti
BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?

BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?

Senti, puoi utilizzare qualunque tipo di fagiolo ma il Coco Nano, per me, è il migliore; tutto dipende da come cucini, sono d’accordo con te, ma il Coco Nano per me è meglio anche dello Zolfino e costa di meno! Puoi starne certa, disse la nonna perché, pur utilizzando diversi tipi di fagiolo e adottare lo stesso modo di cottura, vedrai che il Coco Nano èveramente superiore, sia come morso che come sapore. Tu metti, con la pentola di acqua salata, un paio di foglie di salvia, quattro o cinque spicchi di aglio, un pizzicotto di boccole di pepe nero (da togliere dopo la cottura), i fagioli, accendi il fornello al minimo e, quando l’acqua arriva a bollire, si tiene sul fuoco almeno un’ora, sempre al minimo, piano-piano, devono cuocere molto lentamente, in modo tale da diventare morbidi dentro, senza spellarsi, rompersio sfarinarsi, insomma, con il massimo sapore e il miglior morso: una delizia, specie se conditi con l’olio extravergine di oliva vera di vero ulivo nostro. Però, per fare la zuppa di ‘avolo, il Cannellino va bene lo stesso. Parliamo piano: il bimbo già dorme; andiamo di là e chiudiamo la porta. Senti, Luigia, io ci metto anche i piselli, le zucchine, i fagiolini, le carote, i fagioli -passati e interi- oltre, ovviamente, al cavolo cappuccio o rasagnino e quello nero. Ci metti troppe cose, così falsi tutti i sapori, e non è come si deve, così carica, non viene bene. Quando lavoravo Da Guido, disse Luigia, la ricetta era semplice, più povera, ma la sua zuppa è famosa, sempre molto richiesta. Allora, prima un bel battuto di aglio, prezzemolo, cipolla, sedano con foglia, zenzero; cavolo nero e rasagnino, due carote e tre zucchini tagliati a rondelle, faglioli ebrodo di fagioli; quando tutto è ben cotto: fette di pane avanzato di tre-quattro giorni, quello a lievitazione naturale e cotto a legna è il più saporito e sano. Hai visto? S’ è svegliato …c‘era una volta un re che ‘a-ava da sedé… uffa, sempre la stessa… allora Luigia intonò: Santo padre che da Roma, ci sei meta luce e guida, su ciascun di noi confida, su noi tutti puoi contar… un’altra-un’altra! … ma dormi-dormi… è tardi… Cecco rivolta, rivoltava i pantaloni… un’altra-un’altra! Staccia buratta il bimbino nella cuccia… un’altra-un’altra!…senti… ascolta … non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace… poi più piano… io sono come loro, in continuo perpetuo volo… continuò in sussurro… ma il mio destino è vivere… balenando in burrasca… e… dorme… com’è bello! Zitta-zitta, riprendiamo domattina, buonanotte; sì, a domani, buonanotte-buonanotte.

E VIENE IL TEMPO

E viene il tempo

che gli uccelli si sposano:

l’usignolo, l’allodola

il passero e lo scricciolo

il pettirosso e il merlo…

Canti e canti

s’intrecciano nel cielo

e gli alberi

si vestono di fiori

e volano le api

in sciami d’oro.

Quando scende la sera

i gatti

neri bianchi rossi e grigi

fanno il concerto

della primavera.

-E. Borchers-

 


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