Magazine Diario personale

Avvocato pentito. Episode 19

Da Manni @muminthecity1

Avvocato pentito. Episode 19Dopo la disfatta del primo round, aspetto De Cubertis, sono seduta e faccio training autogeno per non farmi intenerire da lui. De Cubertis è sulla sessantina. Lo conosco da 4 anni e credo che mi abbia pagato…. Ecco sì, ora mi ricordo: mai! Ha degli occhietti vispi e azzurri, i baffi rossicci come quelli di Asterix. L’ho solo visto abbigliato  come un becchino degli anni ’30: cravatta, doppio petto e bombetta rigorosamente neri. Ogni volta che lo chiamo per “riscuotere” o ha un familiare in terapia intensiva o è già morto. Ad occhio e croce ormai è rimasto solo al mondo e quindi oggi non ha scampo! “Buongiorno..prego si accomodi” – “Buongiorno avvocatessa, cosa mi racconta di bello? La famiglia? Questo quadro..non l’ho mai  visto, nuovo?” Avrà finito con questo interrogatorio o andiamo avanti per un’oretta? “Ha sentito del nuovo decreto del governo? Apperò… qua è freschino..ormai non si sa più come vestirsi, domani è pure prevista la neve…” – ” DECUBERTIS!” Mi guarda con gli occhi sgranati, in effetti mi è venuto un po’ troppo acuto.. “mi perdoni, ma purtroppo ho udienza tra mezz’ora, tutto bene grazie, ma veniamo  a noi ed al motivo per cui è qui..”-”ma se ha fretta, si figuri, io non volevo, mi spiace..vado subito via..”- ” nooooo, un momento, risolviamo questa piccola questione economica e la libero subito.” - Mi guarda con lo sgaurdo vitreo ed inespressivo, dopo due minuti di pausa riprende lentamente con un gran sospiro “lei non sa cosa mi è successo..” - lo sapevo, venghino signori venghino…inizia lo spettacolo di tragedia e commedia – “lo so invece! E’ morto qualcuno della sua famiglia” – De Cubertis è spiazzato per 10 secondi, ma è un professionista e reagisce prontamente: “nooo, diosanto, no.. mi hanno rubato il suo assegno, in treno, stamattina..” – ma che delusione… ma neanche quando avevo sette anni inventavo scuse così stupide. Mi alzo mentre i miei capelli cominciano ad elettrizzarsi per l’accumulo di energia negativa che fuoriesce dal mio cervello. Inizio ad assomigliare alla gorgone Medusa. Va bene essere accondiscendente, ma almeno pretendo scuse più fantasiose di questa! E no!! Sbatto la mano sulla scrivania (mi faccio anche discretamente male perchè prendo il cappuccio della BIC), con una certa voce stridula, che neanche mi riconosco da sola, scandisco: “No ..no..e no.. De Cubertis adesso basta!”. Non faccio in tempo ad alzarmi dalla sedia che mi presenta il verbale di denuncia del furto dell’assegno n.323166000022 (intestato a me) sottratto al signor Decubertis  con infingarda destrezza..eccetera.. raccolto dal comando della polizia della stazione….infingarda destrezza l’ha sicuramente dettato lui!!! De Cubertis mi guarda con un mezzo sorriso e l’aria di sfida. Non ci credo..l’ha fatto apposta.. Ho perso la mia battaglia anche oggi, sono stanca, voglio andare a prendermi un caffè..anzi facciamo un grappino va! “D’accordo De Cubertis, ci vediamo la settimana prossima.” – “la settimana prossima veramente…” – “NOO, non mi dica niente, per oggi non voglio sentire altro. La saluto..” – Esce lesto e dalle scale lo sento gorgheggiare come un cardellino felice: “Va bene, va bene avvocatessa…. grazieeeeeee tanti caaaaaari saluti a caasa e buuuuon lavoro! A me resta solo un’ultima parola :” aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah” (=urlo isterico n.d.r.. see u next monday).


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