Magazine Diario personale

Avvocato pentito. Episode 21

Da Manni @muminthecity1

Avvocato pentito. Episode 21Se per diventare Giudice devi avere almeno un complesso di inferiorità da far pagare al mondo, per diventare avvocato, al contrario, devi quantomeno essere segretamente convinto che il mondo in tua assenza andrà in frantumi. Alla luce di questo, resto sempre più dell’idea che avrei dovuto fare la fiorista.  Se però gli avvocati sono oggetto di scherno e vengono visti peggio della sabbia negli occhi, allo stesso tempo avere la fortuna di conoscerne diversi ti regala l’opportunità di completare il famoso album Panini del “bestiario legale”. Celo.. Celo..Celo…manca (per fortuna). E allora eccolo qua’ il simpaticone del Tribunale, sorride a tutti, chiama le addette di cancelleria per nome aggiungendo un “cara” e un “tesoro” quà e là. Ma, dietro le quinte del suo studio, gli spuntano due simpatici canini appuntiti con cui azzanna la praticante rea di non avergli ricordato il compleanno del Presidente della supermultinazionalespremisoldi. E poi c’è l’avvocato azzeccagarbugli, occhiali spessi trentatre millimetri che la sera lo chiudono nella sua bara per uscirne la mattina con i capelli unti lungo il viso, impolverato, preso e compreso tra le sue teorie sulla dottrina. Se hai la “fortuna” di incontrarlo al bar ti attacca un bottone spaventoso per “confrontarsi” sull’ultima sentenza del Consiglio di Stato, e tu, che a) non lo conosci, b) non te ne frega niente del Consiglio di Stato, cerchi la via di fuga più vicina millantando di essere cercata dal telefono con la suoneria silenziata…(ma ci crede ancora qualcuno a questa scusa?). Poi c’è la bella di giorno, fa penale, passeggia per i corridoi in perenne attesa dell’udienza, ma affatto tediata della situazione dai suoi trampoli tacco 12, minigonna in pelle umana e labbra rosso fuoco chiacchiera piacevolmente con gli astanti che invece, per niente sereni, magari aspettano di vedere un parente nel gabbiotto. C’è l’isterica che anche se le chiedi “come va” ti aggredisce perchè ..beh perchè l’isterica non  ha mai bisogno di un perchè. E poi c’è Marco, new entry dello studio, appassionato di metereologia che scazza puntualmente ogni previsione. E’ terrorizzato che gli “scassinino” il portatile ed ogni sera si agggira furtivo per lo studio per nasconderlo negli anfratti più assurdi. Una sera lo vedi in ginocchio dietro l’archivio, un’altra appeso sull’armadio. Ha una innata capacità di attirarsi sfighe addosso, se cammina per strada i suoi pantaloni restano impigliati nell’unico spuntone di ferro presente nel quartiere e si strappa il pantalone di gessato  blu dritto fino al ginocchio. Mentre si porta le mani al cielo per impedirsi di imprecare sbatte il gomito sullo spigolo del negozio di frutta. Se maneggia una tazzina gli si frantuma in mano. Addirittura, leggende metropolitane narrano che i piccioni sul cornicione non aspettino altro che lui esca dal portone. Marco ci rallegra la giornata, ogni giorno gliene capita una nuova e tutto ciò ci fa sorridere pensando a quanto siamo fortunati. In fondo se ci va tutto storto, c’è Marco che ridimensiona le nostre sfighe. Perciò ottimismo per tutti… E buon lavoro..


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