Un coordinamento militare per il nord del Mali è stato istituito a Kidal da tre gruppi armati dell’Azawad che hanno deciso di unire le proprie forze, ufficialmente per “proteggere le popolazioni dalla crescente insicurezza”.
Lo hanno riferito fonti di stampa maliana, tra cui il ‘Journal du Mali’ e il sito ‘Malijet’, precisando che la nuova struttura è stata creata da esponenti dell’Alto consiglio per l’unità dell’Azawad (Hcua), del Movimento arabo dell’Azawad (Maa) e dal rappresentante in Europa del Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla), Moussa Ag Assarid, durante una riunione tenuta ad Anefif dal 26 al 28 ottobre.
Il coordinamento militare dei movimenti dell’Azawad è formato da dieci ufficiali e il suo comando è stato affidato al colonnello Mohamed Ag Najim.
Nel comunicato diffuso al termine della riunione i tre gruppi affermano che il coordinamento militare “si colloca nell’ambito di quanto richiesto dalla Minusma (missione Onu in Mali) e dalla forza francese Barkhane di contenere e sradicare ogni forma di insicurezza” nelle regioni settentrionali, ancora instabili dopo la crisi politico-militare durata 18 mesi, tra gennaio 2012 e l’estate 2013.
Ma nello stesso documento i vertici dei gruppi armati accusano le forze di Bamako di “sostenere elementi che attaccano le nostre posizioni, minacciando le popolazioni”, chiedendo al governo centrale di “rispettare il cessate il fuoco” firmato a Kidal lo scorso 23 maggio.
Dura la risposta della autorità di Bamako che vedono nei tre gruppi in questione una “minaccia agli sforzi della comunità internazionale per ristabilire la pace nel Nord e per giungere alla firma di un accordo di pace globale e definitivo”.
In un comunicato ufficiale il governo condanna con “fermezza” le ultime dichiarazioni rilasciate dai movimenti dell’Azawad .
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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