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Baccin: "Non ci poniamo limiti. Il Palermo del futuro sarà fortissimo"

Creato il 23 aprile 2015 da Univeryo7p
Dario Baccin sta per concludere il suo primo campionato da direttore sportivo. Il giovane dirigente, promosso da capo del settore giovanile a responsabile per il mercato della prima squadra, dopo la fine dell'avventura palermitana di Franco Ceravolo, non può che essere soddisfatto per questo salto di qualità sul piano lavorativo. E durante un'intervista rilasciata per "Repubblica", Baccin non nasconde i momenti di difficoltà vissuti all'inizio di questa sua avventura, che ha preso piede forse nel momento peggiore, sul piano dei risultati, di questa ottima stagione del Palermo: "Dal punto di vista professionale sono contento - rivela Baccin - . Quando sono subentrato la squadra era in fondo alla classifica, c’era una situazione brutta che causava tensione. Parlare ora a sette giornate dalla fine, con la salvezza già acquisita e dopo avere valorizzato alcuni dei nostri giovani, mi rende orgoglioso. Sono tutti risultati che abbiamo raggiunto insieme, remando tutti dalla stessa parte anche quando ci sono state divergenze di opinioni. Abbiamo badato prima al bene del gruppo. Un atteggiamento che ci ha reso granitici. Ci sono sette partite e c’è la necessità di dare spazio ai giocatori giovani che hanno avuto meno opportunità durante l’anno. Si devono fare valutazioni che partono dal lavoro settimanale e che poi arrivano alla partita. Come accadrà tutto ciò spetta a Iachini deciderlo". 
Ora per Baccin viene il bello e anche il difficile, perchè sarà lui, con figure importanti come quella di Gerolin al suo fianco, a dover individuare i profili giusti per la costruzione della rosa del Palermo del futuro: "È inevitabile che ogni fine stagione si debba ripartire da zero. Siamo consapevoli che il nostro è un buon gruppo con giocatori che hanno fatto cose straordinarie. Qualcuno sarà ceduto e di conseguenza ci sarà spazio per altri giocatori che potranno diventare importanti in prospettiva. La cosa importante è la volontà da parte della proprietà di mantenere una certa competitività. Non bisogna dimenticare che l’anno scorso la squadra era in B. La retrocessione ha causato un ammanco di diversi milioni di euro. Pensare di potere reinvestire tutto è azzardato. Ci sarà una plusvalenza che risanerà bilancio e ci permetterà di fare operazioni di un certo tipo".  
Una serie di giocatori da valutare e sottoporre all'occhio vigile di Zamparini, con qualche idea già balenata nella mente di Baccin e del suo staff. Si è parlato in particolare del duo argentino Calleri-Simeone, ma ci sono anche altri casi da valutare, come i riscatti di giocatori in prestito e in comproprietà, ma soprattutto la sostituzione di uno come Paulo Dybala: "Monitoriamo tutto, in tutto il mondo - dichiara Baccin - . Si vedrà quello che farà al caso nostro. Per Rispoli si valuterà come finirà il caso Parma: per il suo cartellino abbiamo un diritto di riscatto e siamo contenti di quello che sta facendo così come dei suoi compagni di reparto. Poi ci sarà sempre tempo per modificare qualcosa. E anche a centrocampo per il momento siamo soddisfatti così. In attacco, invece, tutto è legato alla partenza di Dybala. Il portiere del futuro? Ujkani ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia e con lui non sarà mai una questione economica. Abbiamo fatto la nostra proposta e lui ci sta pensando. Non si tratta di dettagli economici da sistemare, ma di un programma tecnico da condividere. Se dovesse rinnovare non andrebbe a giocare altrove. Bisognerà capire cosa succederà sul mercato. Ujkani e Sorrentino sono due portieri di livello e vorremmo continuare con loro due insieme come quest’anno. Il mercato può presentare occasioni per tutti. Vedremo".   
E tra i giocatori da valutare, ci sono anche i tanti elementi presenti nel settore giovanile. La stagione che volge al termine ha portato al debutto in serie A di giocatori come Bentivegna e La Gumina, e uno uomo come Baccin, proveniente proprio dal settore giovanile rosanero, non nega la possibilità di lanciare altri 'canterani' in un futuro non troppo lontano: "Ci sono e va concesso loro tempo e fiducia per inserirsi gradualmente. Abbiamo giovani di qualità e abbiamo mantenuto livelli di eccellenza con decine di giocatori che sono stati convocati nelle varie nazionali. Il nostro obiettivo è portare più ragazzi possibile in prima squadra".
In conclusione, Baccin si augura che il Palermo non si fermi qui, all'attuale undicesimo posto con cui potrebbe concludersi questo campionato. E così non si può che assecondare la speranza e l'ardore del patron Zamparini: "Il presidente, nei limiti del possibile, ha voglia di investire. Ci stiamo muovendo per centrare gli obiettivi, anche se non è semplice: i giocatori bravi costano. Bisogna sapersi muovere per tempo e sui mercati giusti. Avere centrato la salvezza ci permette di lavorare bene e in anticipo. L’ambizione Champions di Zamparini mi spaventa? Mi auguro che il Palermo possa continuare a crescere e a stupire. Parlo poco e tengo sempre i piedi per terra. Credo che il Palermo abbia bisogno di consolidarsi e creare basi solide. E questo è il lavoro che si sta facendo. Poi, quando ci sono basi solide, nulla è precluso".  
Fonte: Livesicilia.it

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