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Bacio di bocca il cuor tocca?

Da Tabulerase

Bacio di bocca il cuor tocca?«Ma poi che cosa è un bacio?
Un giuramento fatto un poco più da presso,
un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo rosa messo tra le parole t’amo.»
(Cyrano de Bergerac – Edmond Rostand)

Bacio alla francese, bacio a farfalla, bacio a stampo o a ventosa, bacio risucchiato  o mordicchiato:  circa trenta tipi di bacio, o forse più,  ad unire amanti appassionati, a suggellare promesse, a dipingere scene romantiche al chiaro di luna.

Un atto così naturale e spontaneo quello del baciarsi da portare a credere che questa pratica sia universalmente condivisa,  eppure circa metà del mondo sembra non gradire particolarmente il bacio. E così i Cinesi, soprattutto in passato, lo consideravano una pratica orrenda simile al cannibalismo oltre che poco igienica e i Giapponesi, riservati e pudìchi, non usano baciarsi in pubblico anche per non recare fastidio agli spettatori. E come non pensare agli Eschimesi che, con labbra ed occhi serrati, si strofinano i nasi condividendo in questo modo la loro intimità.

L’Homo Sapiens sembra essere l’unica specie animale a scambiarsi baci: un dolce primato, verrebbe da pensare, ma l’etologia e l’antropologia intervengono subito a spegnere il romanticismo. Teorie molto accreditate, come quelle dell’etologo Desmond Morris, fanno risalire la pratica del bacio addirittura alla preistoria quando le mamme ominidi passavano il cibo sminuzzato dalla loro bocca a quella dei piccoli facendo pressione con la lingua e le labbra e trasmettendo un piacere dell’oralità facilmente rintracciabile anche nelle teorie freudiane.

Duro colpo al romanticismo inferto anche dalla neurobiologia: passione e sentimento sembrano avere ben poca importanza nel bacio che rappresenterebbe in realtà uno 007 in missione speciale. Ebbene sì, attraverso il bacio uomo e donna si scambierebbero circa trecento germi, un baratto essenziale a testare la compatibilità genetica e a selezionare il partner biologicamente più adatto alla riproduzione, conservazione ed evoluzione della specie. Che poi attraverso il contatto del bacio ci possa essere liberazione di endorfine, i nostri oppioidi naturali, che stimolano allegria e benessere, riducono lo stress e la tristezza, inducono euforia, esaltazione e desiderio, questo non è altro che un piacevolissimo effetto collaterale. Beh, dire “baciami” ha certamente un effetto più convincente dello “scambiamoci qualche centinaio di germi”, ma se pensiamo alla missione biologica in atto forse potremmo anche riuscire a chiudere un occhio di fronte al pragmatismo un po’ spicciolo. Ma può la scienza distruggere con tanta disinvoltura, in un semplice gioco di germi e di ormoni,  ciò che per secoli ha ispirato l’arte, la letteratura, la musica e, più recentemente, la cinematografia? Che fine farebbero gli splendidi baci di Giulietta e Romeo, Otello e Desdemona, così meravigliosamente descritti da Shakespeare? La bellissima tela di Hayez che rappresenta l’icona mondiale del bacio o il rapimento e l’estasi nel famoso bacio di Klimt? O ancora il quasi bacio, desiderato ma travagliato, di Amore e Psiche di Canova o, per tuffarci nella cinematografia, l’appassionato bacio di Clark Gable e Vivien Leigh in “Via col vento” che ha fatto sognare più di una generazione? Quei baci sono patrimonio dell’umanità e vanno protetti e salvaguardati al grido di “salviamo il romanticismo!”

Eppure, a ben riflettere, il bacio assume valore e significato in base a contesti e culture e l’aspetto passionale è solo uno delle tante funzioni che esso può ricoprire. Dunque si può pensare al bacio come saluto amichevole tra amici, come scambio d’affetto desessualizzato come il bacio tra madre e figlio, come rito di iniziazione per l’ingresso in un clan, come accade tra membri di alcune cosche. E pensiamo ancora al bacio tra politici, al bacio accademico, all’elegante e nobile baciamano, alla sottomissione del bacio dei piedi e, per concludere, al bacio più famoso ed inviso della storia, il bacio di Giuda, espressione di falsa fratellanza e di tradimento.Una splendida costruzione umana dunque, una delle più belle invenzioni culturali dell’umanità, perché è vero che l’uomo sa progettare armi di distruzione di massa, ma è altrettanto vero che sa “costruire” efficacissime tecniche di unione e di aggregazione. E così, in barba all’evoluzionismo, alle scimmie antropomorfe e al baratto di germi, continuiamo a sognare e ad emozionarci al contatto delle labbra perché il bacio, mononucleosi a parte, fa veramente bene alla salute!

 


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