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Baita del running n° 5: Tesserato n° 100, presente!

Creato il 25 febbraio 2012 da Achab
Correre con la tessera di una società è un po' come indossare per la prima volta una giacca dopo essersi sempre messo la felpa.
Ti senti un po' più responsabile, anche dell'immagine, e persino un po più parte della storia.
Quando fu la vostra prima giacca? La mia fu per un'uscita serale scolastica al Teatro Nazionale di Milano con tutta la classe per assistere alla Mandragola di Machiavelli.
La prima corsa con la tessera fiammante n° 100 dell'Olimpia di Terenzano è stata a Campolongo di Tapogliano (UD) in occasione della Marcia del Dono (6 - 12 o 18Km).

Baita del running n° 5: Tesserato n° 100, presente!

Logo vampiresco, ma rende l'idea

Dono inteso come donazione di sangue, una delle cause più comuni ma anche più necessarie di volontariato.
Il logo della gara è un po' vampiresco, ma insomma rende l'idea. Niente messaggi subliminali: corri, sbuffa e porta due bei sacchetti di sangue.

Baita del running n° 5: Tesserato n° 100, presente!

XI premio, voglio quello!

L'Olimpia di Terenzano si è presentata in massa: il nostro presidente saluta con un sorriso alla Moratti ed una acconciatura da centravanti sudamericano. Confesso di emozionarmi.
Con avidità osservo i premi in palio per i gruppi più numerosi, li voglio tutti, ma soprattutto la formaggella del caseificio Joanis di Aiello del Friuli (11° premio). Per quella fare i follìe. Temo invece la cravatta (9° premio) e l'innaturale abbinamento panettone-essenze del 7° premio. Non vorrei mangiarmi un dolce con canditi di Chanel.
Una nota di servizio per i non-friulani: i premi 4°, 5° e 6° (Fiori+Pinza) potrebbero apparire un'accoppiata strana. Fiori per lei (romantica e coccolosa). Pinza per lui (praticone e riparatore).
Assolutamente no. La pinza è un delizioso pane dolce di queste parti che si mangia spesso in inverno.
Per la cronaca, l'Olimpia di Terenzano si aggiudica il primo premio. Siamo i più numerosi! Peccato che il freddo non ci permetta di sfoggiare le nostre fantastiche magliette arancio e blu, ma ancora poche settimane e saremo visibili ovunque.

Baita del running n° 5: Tesserato n° 100, presente!

All'assalto!


La gara si snoda tra i campi ed è popolata sia da camminatori che da runner. Da lontano sembriamo tanti leprotti sparsi per la pianura a perdita d'occhio. Beh non sempre così sparpagliati. Ogni 5Km si notano assembramenti equivoci. Zoomiamo più vicino: pingui signore sessantenni in tuta, atleti anoressici, quadrupedi di razze indefinite. Tutti assiepati intorno a un tavolino che trabocca d ogni ben di Dio.E' il ristoro. O forse un pranzo di battesimo. Ogni vassoio è una sorpresa, grazie signore campolonghianesi (si chiameranno così??). Torte, tortelli, tartine, ciambelle. Persino salame, pane fresco e frammenti di uova di Pasqua. Si percepisce anche un sentore di vino rosso in giro, ma deve essere ben mimetizzato tra le damigiane di the caldo.Giusto così: donare sangue debilita e bisogna essere sostenuti da un'adeguata dose di calorie per tenere duro.Teniamo duro anche noi runner negli ultimi chilometri, sulla strada asfaltata del paese. Dopo i sentieri sassosi dei campi, ora si corre morbidi come sul tappeto rosso degli Oscar fino al gonfiabile del traguardo.Il tempo di salutare il presidente, rifocillarsi tutti insieme e per i veri affamati prendere atto del perentorio cartello ammonitore. GUAI A CHI ARRIVA PRIMA DELLE 11.30!
Baita del running n° 5: Tesserato n° 100, presente!


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E' meglio avere il fiato corto e le gambe pesanti piuttosto che avere le gambe corte e il fiato pesante.
(Mario Setragno - autore del Dizionario della Corsa).



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