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Bakary Nimaga, la storia dello Yaya Tourè maliano

Creato il 26 agosto 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
ago 26th, 2014 · commenti nimaga-577x415

Romano Battaglia nel 1992 scriveva così ne “Il fiume della vita”:

 
I destini dell’uomo sono come fiumi, alcuni scorrono veloci, senza incertezza, lungo facili percorsi. Altri passano attraverso mille difficoltà ma arrivano ugualmente al mare.

 
Ecco, il destino calcistico di Bakary Nimaga è rispecchiato perfettamente nella seconda frase. Un predestinato che però proprio dal destino non ha avuto sconti nel lungo e tortuoso cammino verso il calcio che conta. Per Nimaga, come per la maggior parte dei ragazzi che nasce in Africa, il calcio è l’unico modo per svagarsi e liberare un po’ la testa dai problemi che attanagliano il suo paese, il Mali. Nel 2010 entra a far parte delle giovanili dello Stade Malien, una delle società più famose e più iridate del Mali. Il suo immenso talento non passa inosservato ed infatti, Joachim Fickert (ora parte dello staff della nazionale del Mali), grande personalità tedesca a livello giovanile e da sempre vicino alle vicende calcistiche africane, lo nota ed è deciso a puntare su di lui.

Il suo primo trampolino europeo sembra dover essere il Twente, ma l’avventura di Nimaga ad Enschede dura poco e dopo un breve periodo di prova il centrocampista si ritrova senza squadra. Uno di questo talento però non può non trovare una squadra in Europa, ed infatti nel 2012 arriva la prima offerta da professionista, dallo KF Skenderbeu Korçe. L’Albania non è sicuramente uno dei migliori campionati europei, ma può essere un ottimo, se non perfetto, trampolino di lancio verso il calcio che conta. Anche perchè lo Skenderbeu non è una squadra qualunque, visto che dal 2010 domina senza se e senza ma nel paese delle aquile. I 189 cm di puro talento mancino di Nimaga ricordano molto un altro grande centrocampista nato in Mali, Seydou Keita. Ma non per Fickert, che per tecnica, fisico e tempi d’inserimento lo paragona a sua maestà Yaya Tourè. Non un paragone da quattro soldi, da parte di una figura professionale che ha a che fare ogni giorno e da tantissimi anni con giovani talenti pronti ad emergere. Dopo aver preso confidenza con l’Albania e con il campionato albanese, la stagione 2013/2014 sembra dover essere la stagione dell’exploit definitivo del classe ’94 maliano, che nel frattempo nell’estate 2013 ha preso parte al mondiale U-20 con il suo Mali. Le tre presenze nella competizione mondiale, tra cui due da titolare, stimolano a pensare ancor di più che l’annata alle porte sia l’annata dell’esplosione di Nimaga.

Nimaga in azione durante il mondiale U-20

Nimaga in azione durante il mondiale U-20

La stagione 2013/2014 inizia benissimo per lo Skenderbeu, che si ritrova a giocarsi l’accesso all’Europa League ai calci di rigore contro il Chornomorets Odessa. Il destino mette sul sinistro di Nimaga il rigore decisivo della serie, ma il centrocampista maliano si fa ipnotizzare dal portiere ucraino condannando i suoi all’eliminazione. A diciotto anni non è facile digerire una situazione del genere, soprattutto se poche settimane dopo in allenamento il legamento del tuo ginocchio destro fa crac. Nimaga e il calcio che conta sono lontani più che mai, ma è proprio in questo momento che il giovane ragazzo dimostra una maturità incredibile che difficilmente si trova in ragazzi di quell’età. A testa bassa, appena il ginocchio glielo permette, torna ad allenarsi e piano piano, giorno dopo giorno, ritrova la sua condizione migliore ritornando sul campo quasi in tempo record per le ultime partite di campionato. E’ un Nimaga nuovo, la sfortunata esperienza dell’infortunio sembra averlo fatto maturare anche in mezzo al campo. Ma per fortuna in meglio. Il centrocampista gioca con una calma e una sicurezza da veterano, ed è l’unica nota positiva del periodo negativo di fine stagione dello Skenderbeu che, comunque sia, porta a casa il quarto titolo consecutivo. In estate arrivano tantissime offerte: molte squadre (tra Francia, Germania e Turchia) vogliono assicurarsi il talento di Nimaga. Il giocatore però, sotto consiglio del proprio procuratore Cafer Kalkan, decide di non voler bruciare le tappe. Prima di tutto vuole diventare importante in Albania, e poi si parlerà di mercato. Il campo premia subita la scelta del nazionale maliano che, al primo appuntamento ufficiale, si prende subito le prime pagine dei quotidiani sportivi. Lo Skenderbeu batte uno a zero il Flamurtari nella Supercoppa d’Albania, grazie proprio ad una rete di Nimaga.

Gli highlights della partita

La strada definitiva verso il calcio che conta mano a mano si sta costruendo, il destino lo ha messo alla prova già molte volte. Ora spetta a lui, in quel che sarà con tutta probabilità la sua ultima stagione in Albania, dimostrare a tutti ancora una volta il suo immenso talento.


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