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Banana Split

Da Lauradv @antroalchimista
Banana Split
Oggi una ricetta non propriamente canonica, ma può essere una golosissima idea “vintage” se domani sera avete in programma di preparare una cenetta “solo per due” per San Valentino. Essendo un dessert molto calorico potete servirlo in porzioni più piccine, magari utilizzando proprio banane di dimensione piccina, come le Banane Oro che provengono dal Centro America e non superano gli 8 cm di lunghezza, che potete trovare nei negozi di specialità etniche o nei supermercati ben forniti.
Curiosità: la banana split è uno dei dolci più famosi al mondo. Protagonista di questo dolce è la banana che viene spaccata (da qui il termine split) e servita nel tipico piatto allungato a barchetta con gelato, panna montata e cioccolato fuso. Volendo poi può essere guarnita con ciliegie, fragole, frutta secca, scagliette di mandorle e cioccolato e così via. La banana split fu inventata in Pennsylvania nel 1904 da David Evans Strickler che lavorava nel bar del padre a Latrobe. Stickler non fece altro che perfezionare un dessert già esistente, inventato anni prima da un gelataio di Boston dove però la banana non veniva sbucciata. Proprio a Latrobe infatti nel 2007 è stato celebrato il centesimo anniversario della nascita della Banana Split. Però anche in Ohio si reclama l’invenzione della banana split. Qui nel 1907 il ristoratore Ernest Hazard decise di inventare un nuovo dessert, da sottoporre al vaglio dei clienti, composto da una banana tagliata longitudinalmente arricchita da del gelato. Ancora oggi ogni anno a Wilmington si tiene il “Banana Split Festival”, una kermesse culinaria dove ogni concorrente presenta la sua versione personale di questo dessert. Negli anni Ottanta e Novanta, ci fu in Europa un vero boom di questo dessert, non c’era menu di ristoranti, trattorie, pasticcerie, gelaterie che non proponesse questo dolce.
Banana Split
Ingredienti per 4 persone 4 banane non troppo mature Gelato alla crema Panna Montata Topping al Cioccolato
Preparazione Sbucciare le banane, tagliarle a metà e disporre ogni banana su un piatto. Coprirla con 3 palline di gelato alla crema, alternate da 3 ciuffi di panna montata. Decorare con il topping al cioccolato e servire subito.
Pillole di enologia: i Cocktail di San Valentino Nell’Ottocento si trovano le prime tracce che abbinano il termine cocktail a una bevanda fatta di alcol, infusi d’erbe, acqua e zucchero. Nel Novecento troviamo il boom dei cocktail serviti, nelle tipologie più diverse, nei locali alla moda o nelle case borghesi e gustato per puro piacere. Ad oggi esistono migliaia di ricette per la preparazione di cocktail che si dividono in short drink (essenziali miscele di alcolici diversi e dal gusto più deciso) e long drink (serviti in bicchieri capienti, miscelati con succhi di frutta, sciroppi e artistiche decorazioni). I Cocktail si dividono in pre-dinner (aperitivi accompagnati da stuzzichini sfiziosi) e in after-dinner (con proprietà digestive e abbinabili a diverse tipologie di sigari). Per la serata di San Valentino due sono i cocktail proposti: uno per l’aperitivo e uno per l’after-dinner.
Kiss Me Boy
Ingredienti per 1 coppa - Cat. Aperitivo 7/10 vodka 3/10 succo d’arancia 1 spruzzo di sciroppo di lampone 1 spruzzo di maraschino 1 ciliegia candita
Preparazione Raffreddare una coppa Martini e lo shaker. Eliminare l’acqua in eccesso e versare gli ingredienti. Shakerare vigorosamente e filtrare nella coppa decorando con una ciliegia candita.
Lussuria
Ingredienti x 1 coppa - Cat. After dinner 4/10 gin 2/10 crema di banana 2/10 succo di limone 2/10 Martini bianco
Preparazione Raffreddare una coppa cocktail e lo shaker. Eliminare l’acqua in eccesso, versare gli ingredienti, shakerare vigorosamente e filtrare nella coppa.
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