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Banda larga: dal Piano Socrate alla rete di nuova generazione o alla cicuta?

Da Pinobruno

Quasi due anni fa questo blog ha ricordato il triste destino del Piano Socrate  varato nel 1995 da Telecom Italia. Tredicimila miliardi di lire d’investimento – denaro pubblico -  per cablare entro il 1998 le case di tutti gli italiani. Città sventrate, per costruire i tunnel in cui doveva passare la fibra ottica destinata a dieci milioni di abitazioni. Migliaia di centraline inutilizzate, che ancora oggi sono lì, ruderi e icone di un fallimento. Quindici anni dopo, Telecom avvia i primi collegamenti della rete da 100 Megabit per secondo nel quartiere Prati di Roma. Ottima notizia, soprattutto per i fortunati cittadini di Roma Prati e delle altre zone che saranno servite entro il 2012. 350mila unità immobiliari, dice Telecom.

Banda larga: dal Piano Socrate alla rete di nuova generazione o alla cicuta?

Centralina del Piano Socrate in abbandono e trasformata in pattumiera

Allo stesso tempo è notizia che lascia un po’ perplessi, alla luce delle dichiarazioni – proprio oggi – del presidente dell’Autorità per le comunicazioni, Corrado Calabrò: “…una e una sola è la rete realizzabile”, e dell’amministratore delegato di Telecom, Franco Bernabè: “parteciperemo con gli altri operatori telefonici al tavolo sulla rete di nuova generazione ma alle condizioni che abbiamo sempre detto“. 

Banda larga: dal Piano Socrate alla rete di nuova generazione o alla cicuta?

Lavori in corso per la rete Telecom da 100 Megabit per secondo

Insomma, se non si è capito male, Agcom dice che ci sarà una sola rete in fibra ottica, Telecom dice che sarà quella sua, mentre Wind, Vodafone e Fastweb ne realizzeranno un’altra. Doppi lavori e doppi scavi, semmai nelle stesse aree urbane appetibili, dal punto di vista del ritorno economico? Lo scenario che si prefigura non è incoraggiante, visti i tempi di crisi e vista la mancata erogazione degli 800 milioni di euro promessi dal governo. Avremo quartieri ipercablati, semmai dagli operatori in concorrenza, e aree marginali, condannate all’eterno divario digitale?

Dopo il Piano Socrate, chi berrà la cicuta?


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