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Bangkok inspirations: Bangkok raccontata dai blogger

Creato il 23 settembre 2014 da Clamore79

Bangkok. Il mio prossimo (lungo) viaggio attraverso il Sud-est asiatico (parto il 12 novembre) partirà da lì. Era inevitabile. Un po' per comodità logistica (Bangkok è in posizione tattica tra Thailandia, Laos, Cambogia e Myanmar), un po' per convenienza (i prezzi dei voli sono molto abbordabili e i collegamenti ottimi), ma il vero motivo è un altro.
Bangkok (o meglio il suo mastodontico aeroporto) è stato il primo luogo del continente asiatico su cui ho messo piede, nel 2012. E visto che il primo incontro non è stato proprio dei più idilliaci (anzi), voglio ricominciare tutto proprio da lì e dare a Bangkok una seconda possibilità. Per spiegarsi meglio, per farsi conoscere, per raccontarmi qualcosa di lei e, perché no, per fare amicizia.
In rete su Bangkok si trovano milioni di spunti e suggerimenti e c'è veramente da perdersi. Allora ho chiesto ad altri blogger che conosco e che conoscono bene anche "lei" (Bangkok me la vedo ormai come una vecchia moderna signora) di raccontarmela.
Questi sono i post più interessanti che ne ho ricavato (in ordine sparso), ricchi di spunti e di ispirazioni.

Bangkok e il treno di mezzanotte

(Alessandra di  Ci piace viaggiare per Trippando)

Bangkok inspirations: Bangkok raccontata dai blogger

Tramonto al mercato galleggiante di Kwam Riam @AlessandraRusticali

Mi consola sapere che anche la prima volta di Alessandra a Bangkok non è stata un'esperienza esaltante: "Non mi piacque molto, non so se per stanchezza, per poca convinzione, ma in quell'occasione non riuscii ad assorbirla (..) E invece Bangkok è arrivata piano piano, ci ho messo molto a capire che mi piaceva."
Fatto sta che ci ha fatto ritorno altre 4 volte. E dalla diffidenza iniziale le cose sono cambiate parecchio. Bangkok ti avvolge e ti cattura, per sempre: "Per quanto caotica, incasinata, puzzolente, rumorosa, Bangkok una volta che ti prende non ti lascia più".
Sono curiosissima di vedere se anche io cadrò preda della sua rete. Sono curiosa di vedere se anche nel mio caso la diffidenza iniziale si tramuterà in qualcosa di bello, come è successo ad Alessandra: "Mentre siamo lì che giriamo tra i chioschi, all'improvviso il pensiero mi attraversa la mente, come un lampo: è una piccola sensazione, fisica e mentale; gli odori, il caldo e l’umidità si mescolano: sono arrivata, sto in Asia. Difficile da spiegare, a chi non l’ha mai provato."

Il sacro dei miei viaggi: Bangkok

(Manuela - Pensieri in viaggio)

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Wat Pho - Tempio del Buddha Sdraiato, Bangkok @ManuelaVitulli

Sono pienamente d'accordo con Manuela: "La Thailandia non è solo spiagge bianche, acque cristalline, feste e vita notturna. No, la Thailandia è molto di più."
Quella cultura e spiritualità che, come dice Manuela, sembrano un po' un ossimoro, un contrasto stridente con la modernità e il caso della quotidianità della bella signora.
Quella spiritualità ho avuto già modo di incontrarla un paio di anni fa, in Cambogia, ed è stata una folgorazione, quindi non vedo l'ora di reimmergermi. L'incontro con i templi di Bangkok (il Wat Pho, il famoso tempio del Buddha Sdraiato, il Palazzo Reale, il Wat Arun, ..) e con la sua spiritualità è la prima cosa che colpisce e ammalia noi occidentali.
Ma non è solo questo. Come dice Manuela "I Thailandesi sono un popolo la cui cultura va a braccetto con la superstizione. Superstizione che praticamente si ritrova ovunque: nelle automobili, nei taxi e anche sulla long tail boat che risale il fiume, dove a prua sono legate delle ghirlande di fiori con lo scopo di scongiurare gli incidenti."E chi ha letto Un indovino mi disse di Terzani sa bene di cosa sto parlando..

Bangkok: mangiare, bere, uscire

(Manuela di Viaggi e Virgola)

Bangkok inspirations: Bangkok raccontata dai blogger

Mais take-away al mercato @ManuelaCuadrado

Un po' di consigli pratici! Dove mangiare? Per prima cosa provare lo street food, superando le resistenza iniziali che qualcuno può avere (io no), perché come dice Manuela: "Vi accorgerete che alcuni hanno davvero molta cura nel servire il cibo (alcuni indossano addirittura i guanti) su quelli il rischio è quello di qualsiasi mercato. E il sapore non ha prezzo!"
Cibo fa rima anche con mercati, di cui Bangkok è piena, un must anche per gli amanti dell'etno-shopping (presente!). Secondo Manuela vale la pena fare un giro fuori Bangkok e spingersi a Maeklonge il mercato galleggiante di Damnoen Saduak.
Come spostarsi? C'è l'imbarazzo della scelta, dai mitici tuk-tuk allo skytrain (le ferrovie sopraelevate), e l’immancabile metrò. Ma anche per via fluviale: "Per rimanere sul tipico, conviene scegliere il traghetto: la città è tagliata in due dal fiume Chao Praya, di dimensioni notevoli e facilmente navigabile. Diverse compagnie di taxi boat si dividono le onde con i traghetti di linea, e ci sono anche imbarcazioni che hanno scelto di mantenere la tradizionale figura in legno scolpito."

Perché Bangkok non è la città più bella del mondo?

(Marika - Gate 309)


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Wat Arun @MarikaLaurelli

Il fascino di Bangkok sta nelle sue contraddizioni e come dice Marika: "Non vuole apparire bella o migliore di quello che è, perché è perfetta nella sua imperfezione. Lo è nel traffico esasperante, nei tombini aperti, nello smog e negli odori discutibili a qualsiasi ora del giorno e della notte. I difetti sono palesi, quasi tangibili, ma al turista non pesano affatto. E’ una città che per essere apprezzata va innanzitutto capita".
Bangkok è tradizione, rituali antichi ma anche modernità e, come suggerisce Marika, una capatina in uno skybar ci sta tutta, per godersi gli scenari mozzafiato e sentirsi sospesi (me lo segno tra le cose da fare!). E poi i templi. Il Palazzo Reale e il Wat Arun (anche io soffro di vertigini, ce la farò ad arrivare in cima?).
La definizione che Marika fa della "signora" mi piace moltissimo: "Da qualche parte lessi che Bangkok è una di quelle città once in a life e probabilmente è davvero così. O la ami o la odi perché priva di mezze misure e su questo siamo molto simili. E’ una signora bellissima ma che non ha voglia di truccarsi, che non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno".

La Jim Thompson House a Bangkok

(Greta - The Greta Escape)


Bangkok inspirations: Bangkok raccontata dai blogger

Uno dei posti di Bangkok che mi ispirano di più e secondo il consiglio di qualcuno il primo posto da visitare appena si arriva in città (lo farò anche io). E poi la storia misteriosa di Jim Thompson, sparito nel nulla nel 1967, non può non incuriosire (almeno a me sì, tanto).
Grazie Greta per tutte le informazioni, i dettagli e le curiosità, come il fatto che "tutte le costruzioni del complesso stanno in piedi senza l’aiuto di nessun chiodo: sono solo in legno, con incastri millimetrici!" e soprattutto un'altra: "le soglie delle stanze da letto presentano tutte un alto gradino. Questo perché, secondo le credenze popolari, gli spiriti maligni di notte strisciano per terra e, senza la soglia rialzata, passerebbero sotto le porte disturbando il sonno e portando sfortuna."

Bangkok e il caos che non mi stravolge

(Silvia - Silvia's Trips)


Bangkok inspirations: Bangkok raccontata dai blogger

@SilviaMoggia

Il titolo del post di Silvia mi piace moltissimo e sintetizza al meglio il suo legame con la "signora": "Bangkok poi è speciale… il suo caos non mi stravolge, mi ammalia… mi arrangio per farci tappa ad ogni viaggio in Asia".
Silvia consiglia anche il Wat Mahathat ("L’atmosfera infonde serenità al solo varcare la soglia e tutto invita alla meditazione. I monaci sono disponibilissimi e l’unico mio problema è stato uscire…"), Wat Arun, il Wat Saket e il Wat Sutat e la Vimanmek Royal Mansion con il suo parco, vera oasi di silenzio nel caos di Bangkok, il quartiere cinese e il mercatino degli amuleti.
Altro consiglio prezioso di Silvia: gli spostamenti in treno, ad esempio verso Ayutthaya, in quello che è "un viaggio nel viaggio".

Arrivederci Bangkok

(Cabiria - Trip or Treat)

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@CabiriaMagni

Cabiria Bangkok ormai la conosce bene e come dice lei "O la ami o la odi, non ci sono alternative" e al suo secondo incontro lei sa bene da che parte sta.
Bangkok è una città senza filtri, schietta e sincera (molto probabile quindi che andremo d'accordo). Ti colpisce con i suoi odori, che ti restano bene impressi: "Si veste di un odore particolare (e a Bangkok ha solo l’imbarazzo della scelta, diciamolo), si veste da un pezzo di marciapiedi che ricordavi proprio così e così è rimasto. Si veste di un sapore conosciuto, ti sfonda un timpano".
Cabiria, diciamocelo, questo tuo post è una vera e propria dichiarazione d'amore ("Arrivederci Bangkok, non ho altro modo per salutarti: non ti si può stare lontano a lungo, lo sai, e mannaggia a me, mi piace troppo giocare.") :) Inevitabile tornarci prima o poi..

E con me? Chissà come andrà.. 


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