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Barefoot walking-perché camminare a piedi nudi

Creato il 15 gennaio 2012 da Chiaramarina

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Vi è mai capitato di incontrare per strada un barefooter? Tutto è nella norma: abbigliamento, pettinatura, modo di fare, igiene personale e discrezione. Unico particolare: loro le scarpe non le indossano, le hanno rimesse nelle scatole. Il barefooting più che una disciplina è una filosofia di vita che attira chiunque ami vivere, camminare o correre a piedi nudi riappropriandosi degli spazi naturali e delle sensazioni che può trasmettere al corpo il contatto diretto col terreno. Sono molteplici i vantaggi del vivere a piedi nudi: dalle sensazioni al contatto con i vari tipi di terreno o pavimentazione, alla rapidità con la quale si possono asciugare in caso di pioggia (specialmente con lo sbalzo termico provocato dal cambiamento di ambiente), alla pulizia veloce e all’assenza di sudore e quindi di cattivi odori. Ma il valore aggiunto del BareFooting è quello offerto dalla incomparabile sensazione di libertà.

Per migliaia di anni gli esseri umani hanno vissuto scalzi: l’abitudine al contatto con il terreno permetteva loro di avere una pianta forte e resistente, senza che il piede provasse fastidio o fosse soggetto ad irritazioni. Nell’età moderna e fino ai primi anni ‘60, soprattutto nei mesi più caldi, in quasi tutta Europa erano ancora in molti a fare a meno delle calzature, almeno finché l’assenza di queste ultime non venisse identificata con la povertà. In tempi più recenti, la tendenza a vivere e camminare a piedi nudi è stata gradualmente ripresa da coloro che hanno avvertito la voglia o l’esigenza di riscoprire le sensazioni legate alla libertà di muoversi senza costrizioni.

Attività adatta a tutti, senza limiti di età, il Barefooting si può scoprire ed abbracciare in qualsiasi momento della vita con un approccio graduale, meglio se nel periodo estivo. Per favorire l’adattamento dei piedi alla camminata a contatto con il suolo è possibile eseguire degli esercizi specifici su dei percorsi appositamente preparati. Per farlo, si possono utilizzare elementi naturali quali muschio, aghi di conifera, foglie, pigne, corteccia d’albero, paglia, sabbia e qualche sassolino non appuntito. Questi materiali possono essere sistemati su dei teli di plastica, in modo da creare dei veri e propri corridoi. In aggiunta, si possono utilizzare delle assi di legno o altro materiale su cui camminare in equilibrio a piedi nudi. Sul percorso, possono inoltre essere appoggiati piccoli oggetti come lacci, rami di piccole dimensioni o elementi similari che possono essere presi tra le dita dei piedi, in modo da allenarne la presa. Queste attività, oltre che ludiche, sono molto importanti per favorire il corretto sviluppo del piede.

Dopo che la pianta del piede si sarà abituata ed irrobustita, si potrà quindi iniziare a sperimentare superfici sempre più impegnative, passando dalla sabbia o l’erba alla terra e successivamente alla roccia. La guida di un auto a piedi scalzi rappresenta una buona occasione per provare, tanto più che il Codice della Strada non elenca nessun divieto esplicito alla guida senza calzature. Una volta convertiti al Barefooter bisognerà poi avere un’unica accortezza, oltre all’attenzione a dove si posano i piedi: quella di avere sempre con sé un piccolo kit di emergenza composto da pinzette e cerotti disinfettanti per un primo e rapido intervento.

I piedi sono un complesso intreccio di muscoli, tendini e terminazioni nervose. Per mantenerli in forma bisogna allenarli costantemente. Calzare sempre delle scarpe pregiudica spesso il naturale sviluppo di una parte fondamentale del corpo umano. Lasciare il piede libero di muoversi aiuta innanzitutto a prevenire patologie gravi a schiena, anche e ginocchia. Inoltre calli e dita a martello, alluce valgo e duroni sono spesso curabili dedicando un pò di tempo della giornata ad una sana camminata a piedi nudi, tanto più se si indossano normalmente scarpe costrittive o, nel caso delle donne, calzature con tacchi alti dove questi ultimi, peraltro, provocano gonfiore e tensioni muscolari. La camminata scalza, inoltre, attiva tutta la muscolatura di cosce e glutei.

Altri vantaggi: il sostegno ai dischi intervertebrali e a tutta la spina dorsale e, per le donne, la riduzione delle vene varicose e la stimolazione della circolazione sanguigna di tutto il corpo, il contatto dei piedi con superfici fresche è in grado di allenare il corpo alla produzione di calore, aumentando in tal modo le difese immunitarie. È inoltre dimostrato che la cattiva salute del piede può essere la concausa di patologie come le cardiopatie, le malattie dell’apparato digerente, fino all’insorgenza di tumori e delle malattie renali. Il camminare scalzi, tra l’altro, aiuta tutto il corpo ad attivare una migliore termoregolazione e a resistere a temperature rigide senza bisogno di coprirsi eccessivamente, poiché l’attivazione della circolazione sanguigna è in grado di creare da sé il riscaldamento degli arti.


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